Elezioni Verona 2022, centrodestra diviso: Forza Italia strappa e corre con Tosi

La fumata bianca è arrivata ieri sera da Berlusconi, gli azzurri correranno da soli contro il sindaco uscente Federico Sboarina, sostenuto da Lega e Fratelli d'Italia

Salvini, Meloni e Berlusconi nella sua residenza romana

Salvini, Meloni e Berlusconi nella sua residenza romana

Verona, 30 aprile 2022 – Centrodestra diviso tra le mura scaligere, Forza Italia “strappa” e scende in campo ufficialmente con Flavio Tosi, l’ex “sindaco sceriffo” della città. A un mese e mezzo dalle elezioni comunali, a Verona la scissione è conclamata: Lega e Fratelli d’Italia sostengono la ricandidatura del sindaco uscente Federico Sboarina, Forza Italia esce definitivamente dalla maggioranza di governo per correre insieme a Tosi, primo cittadino di Verona tra il il 20027 e il 2017.

“Sarà quindi sfida a tre: il candidato della sinistra, quello della destra populista e il sottoscritto, in rappresentanza del mondo civico e del vero centrodestra”, sottolinea con una nota di polemica Flavio Tosi, convinto di scalcare Sboarina al primo turno e volare dritto al ballottaggio contro Damiano Tommasi, candidando sindaco del centrosinistra. A invocare una futura ricucitura tra gli schieramenti è Brugnaro, sindaco di Venezia e leader di Coraggio Italia. A definire la posizione azzurra una "scelta perdente" è l'ex assesssore regionale di FI, Giancarlo Conta

Morgan candidato a Verona: Sgarbi lo lancia, Sboarina lo ferma. "Non sarà nelle mie liste"

Comunali Verona 2022, cosa succede nel centrodestra: 

Berlusconi ha detto si

La fumata bianca di Forza Italia è arrivata ieri sera durante un vertice con il leader Silvio Berlusconi e il coordinatore nazionale, Antonio Tajani. Ad annunciare la scelta di puntare su Tosi, sono i coordinatori azzurri regionale, Michele Zuin, e provinciale, Claudio Melotti. Una decisione in controtendenza rispetto alla linea del partito in altre città, dove il centrodestra si presenta unito. I rumor locali davano già per certo l’appoggio del partito cittadino, ma l’ufficialità è arrivata solo ora con l’imprimatur nazionale.

A Verona, quindi, il centrodestra correrà diviso, con due diversi candidati: il sindaco uscente Federico Sboarina, sostenuto da Fratelli d'Italia, Lega e Udc, e l'ex primo cittadino Flavio Tosi che ha incassato appunto l'appoggio di Forza Italia. “Ringrazio di cuore Forza Italia per il sostegno. Sono grato e riconoscente al Silvio Berlusconi, fondatore e leader di Forza Italia, e al coordinatore nazionale Antonio Tajani. Per me e la mia squadra è un onore la scelta del partito azzurro di appoggiare la mia candidatura”, commenta Flavio Tosi, candidato sindaco di Verona.

La mannaia di Tosi: "Zero investimenti sulla città"

Nella maggioranza di governo locale, FI ha una posizione marginale, con solo due consiglieri comunali su 23, contro i nove della lista civica “Battiti di Verona”, i sei di FdI e altri sei Lega. “Forza Italia, che il sindaco uscente aveva scientemente e colpevolmente messo ai margini – dice Tosi – tornerà protagonista e centrale nella vita politica e amministrativa, ruolo che le compete in una città che da sempre ha nel suo Dna i valori di centrodestra liberale che il partito di Berlusconi da 28 anni è il solo a incarnare autenticamente”.

“Partendo dal rispetto per le scelte del territorio e da valori e idee comuni per la città di Verona, si sono tutti impegnati con grande convinzione”, spiega Tosi. Che aggiunge: “A fianco di Forza Italia, ci spenderemo con tutte le energie per riportare Verona al posto che merita, dopo anni di immobilismo politico e amministrativo, di zero investimenti e zero crescita”.

Coraggio Italia, Brugnaro sta con Sboarina

Dalla parte del sindaco uscente c’è Coraggio Italia, la lista del primo cittadino lagunare, Luigi Brugnaro. “Nel centrodestra c'è sicuramente una spaccatura a Verona. Forza Italia sostiene Flavio Tosi e io ho una buona considerazione del Tosi amministratore, ma credo che Federico Sboarina meriti d'essere confermato”, spiega Brugnaro che, questa mattina, era a Padova per la campagna elettorale di Peghin, candidato di un centrodestra unito.

Sboarina ha lavorato bene, ha grandi progetti per la città, non sarebbe nell'interesse dei veronesi determinare una discontinuità, essendo all'interno dello stesso colore politico”. Così Luigi Brugnaro, che con la Lista Coraggio Italia sostiene la candidatura di Sboarina, si è espresso sulla competizione apertasi nel centrodestra per il rinnovo del sindaco nel capoluogo scaligero. “Sono suo amico – ha detto Brugnaro, rivolgendosi a Sboarina – credo che meriti la riconferma. Ha grandi progetti per il futuro, come quello di Verona città metropolitana, da mettere assieme a Mantova, o Brescia, Trento”.

Conta: “Scelta perdente già in partenza”

“La scelta di Forza Italia di appoggiare un candidato sostenuto da Renzi e da un certo Michele Croce è inconcepibile e la colloca automaticamente fuori dal centrodestra, almeno a Verona. Da tempo il partito non aveva più lo slancio propositivo d'un tempo, ma proprio ora che da Verona poteva ripartire guardando al futuro con idee ha deciso di rinnegare la propria storia tradendo il patto di fiducia coi propri elettori”. Così Giancarlo Conta, ex assessore regionale di Forza Italia sulla candidatura azzurra di Flavio Tosi a Verona.

“Sono stato il primo coordinatore provinciale di Forza Italia. Da Verona ho lanciato anche 'Forza Giovani’, progetto poi ripreso al livello nazionale. Ho dato il cuore per il partito e non ho capito perché i rappresentanti locali si siano incaponiti su una scelta perdente già in partenza, e loro stessi lo sanno”, accusa Conta. “L'unico candidato di centrodestra è Federico Sboarina, sostenuto dai partiti e dai movimenti civici i cui percorsi politici sono saldamente all'interno della coalizione”.

Conta dice di non avere dubbi “che i veronesi rinnoveranno la fiducia a lui e a tutta la squadra che, nonostante la pandemia e una situazione mondiale complicatissima, sono riusciti a governare la città con lucidità e lungimiranza, pronti per la ripartenza che è sotto gli occhi di tutti”.

Verona, futura città metropolitana?

Le istituzioni veneziane non hanno dubbi. “Noi da Venezia sosterremo la candidatura di Verona città metropolitana – conferma Brugnaro –. Sboarina è un grande rappresentante di una importante città italiana. A lui ho consigliato di accettare provocazioni, perché immagino che dopo con Tosi ci possa anche essere la possibilità di una ricucitura. Decideranno i veronesi. C'è un'altra offerta politica, com'è nella concorrenza. Coraggio Italia è dalla parte di Sboarina, ma non siamo contro nessuno”.

"Dovremmo lavorare per una grande città metropolitana tra Padova, Venezia e Treviso, è un progetto politico più che personale – aggiunge Brugnaro –. Ci aspettano grandi sfide nel futuro e prima le capiamo e ci affidiamo a chi sa gestirle, ha le reti, meglio è. Sarebbe bello che la politica diventasse una scelta tra cose belle, questo è il nostro modo di operare.