L’ufficio del politologo a Scienze Politiche
Bologna, 15 luglio 2014 - Nuovo attacco del collettivo universitario Hobo (foto) al professore Angelo Panebianco (video), docente di Scienze politiche, per il contenuto di un editoriale. Ieri alle 13.30 alcuni attivisti hanno raggiunto l'ufficio del politologo, imbrattando i muri con scritte con vernice rossa e murando la porta con cemento, malta e filo spinato, additando Panebianco come responsabile della situazione del popolo palestinese a Gaza.
Il collettivo ha rivendicato l'azione con un delirante comunicato in cui definisce il docente 'barone nero'. Già lo scorso 14 gennaio il professore era stato preso di mira con un'azione analoga per un altro articolo: per quell'episodio erano stati denunciati quattro studenti, ma Hobo ha proseguito con la sua campagna e lo scorso 21 maggio ha adottato lo stesso trattamento nei confronti di Andrea Canevaro, docente di pedagogia, per le opinioni espresse in un'intervista.
Dura la presa di posizione del Rettore di Bologna, Ivano Dionigi, contro l'attacco al politologo Panebianco da parte del collettivo Hobo. "Questo stile, che non riconosce l'interlocutore, criminalizza la libertà di espressione e promuove la caccia all'uomo, va stigmatizzato, contrastato ed emarginato da tutta la comunità universitaria". Solidarietà a Panebianco arriva dal sindaco di Bologna, Virginio Merola, che definisce il blitz "un fatto grave, un atto indegno, che ancora una volta colpisce direttamente un opinionista autorevole". Per Merola "questi teppisti vanno isolati e condannati. Non c'è niente da comprendere nelle loro farneticazioni - conclude il sindaco - se non l'esaltazione inaccettabile della violenza".
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