Gli anarchici e il corteo illegale. La Bolognina con il fiato sospeso

Bologna, 3 luglio 2014 - «Seguiremo una linea di equilibrio e fermezza». Alla vigilia del corteo anarchico convocato per questo pomeriggio alla Bolognina, il questore Vincenzo Stingone non si scompone. Ieri mattina, in una riunione di coordinamento in Prefettura, è stato messo a punto il dispositivo di ordine pubblico. All’incontro ha partecipato anche il sindaco Virginio Merola, che l’altro giorno aveva lanciato l’allarme, arrivando a ventilare la richiesta di vietare lo svolgimento della manifestazione. Tale ipotesi è tecnicamente impossibile poiché nessuno ha presentato preavviso all’autorità di pubblica sicurezza e la convocazione è nota solo tramite i volantini pubblicati in rete e diffusi nel quartiere.

«È una manifestazione non preavvisata — spiega il questore — e come tale, qualora si svolgesse, verrà segnalata all’autorità giudiziaria come sempre avvenuto in casi analoghi. Ogni eventuale azione illegale verrà perseguita. Le reali intenzioni dei manifestanti le valuteremo sul momento e, come sempre, verranno seguite le norme dell’ordinamento giuridico». Il timore del quartiere è che il corteo, convocato per le 17 in via Matteotti davanti al Sacro Cuore, possa lasciare dietro di sé una scia di scritte deliranti come avvenuto il 24 maggio in zona Murri per la manifestazione contro CasaPound.

«La Questura — sottolinea Stingone — non autorizza le manifestazioni. Eventualmente, in presenza di preavviso, può vietarle, ma solo per gravi motivi di ordine pubblico». I tecnici di piazza Galileo prevedono la partecipazione di 80-100 attivisti e, se tale stima sarà corretta, sulla piazza ci sarà un rapporto di un operatore delle forze dell’ordine per ogni manifestante. Imprevedibile il percorso della sfilata, dato che nessuno l’ha comunicato alla Questura. L’unica certezza, al momento, è la tensione che il solo annuncio ha diffuso alla Bolognina.  

Enrico Barbetti