Corteo illegale, tensione tra anarchici e polizia in via Zanolini

Sfratti, sgomberi delle occupazioni, tav e gentrificazione della Bolognina: i temi contro cui si sono scagliati i 70 attivisti, con slogan e volantini distribuiti e affissi. La manifestazione si è poi conclusa in piazza dell'Unità senza nessuno scontro di Maddalena Oculi

La manifestazione degli anarchici (foto Schicchi)

La manifestazione degli anarchici (foto Schicchi)

Bologna, 3 luglio 2014 - Striscioni appesi in piazza dell’Unità, dove si è conclusa la manifestazione di anarchici non autorizzata (FOTO). Durante il corteo non ci sono stati scontri, solo qualche attimo di tensione tra le forze dell’ordine e gli attivisti in via Zanolini.

Megafono e volantini alla mano, gli anarchici si sono ritrovati alle 17 in piazzetta Gavinelli, davanti al teatro Testoni. Dopo oltre un’ora di presidio in una settantina sono partiti in corteo, davanti a loro lo striscione con la scritta “La Bolognina è popolare” e una A cerchiata. Sfratti, sgomberi delle occupazioni, tav e gentrificazione della Bolognina, ovvero i progetti urbanistici del quartiere, sono i temi contro cui si sono scagliati gli attivisti, con slogan e volantini distribuiti e affissi lungo il percorso del corteo. “Contro cemento e gentrificazione, azione diretta: occupazione”, gridavano al megafono i manifestanti. E ancora: “La casa si prende l’affitto non si paga”. Su un altro striscione si leggeva la scritta: Sbirri e palazzinari unici stranieri. Fuori dai nostri quartieri”. Gli anarchici hanno poi spiegato: “Il corteo è partito in un punto preciso vicino al cantiere Tav che sta snaturando questo quartiere”.

Il corteo, anticipato da una ventina di poliziotti in tenuta antisommossa e seguito da una altrettanti carabinieri, è sceso lungo via Matteotti fino a piazza dell’Unità, per poi proseguire in via Bolognese, via Fioravanti e in via Zanolini dove sono si sono verificati momenti di tensione con le forze dell’ordine, ma senza alcuno scontro diretto. Gli attivisti si sono poi nuovamente diretti verso piazza dell’Unità, dove la manifestazione si è conclusa. 

Maddalena Oculi

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