Bologna, aggressione in piazza Spadolini. "Li conosciamo, sono pericolosi"

Residenti e negozianti: "Quei ragazzi sanno di essere impuniti"

Piazza Spadolini, nel giardino Bentivogli, luogo dell'aggressione (foto Schicchi)

Piazza Spadolini, nel giardino Bentivogli, luogo dell'aggressione (foto Schicchi)

Bologna, 4 maggio 2017 - Parlano, ma a fatica. La paura tra i commercianti di piazza Spadolini c’è, il timore di ritrovarsi l’attività devastata al mattino o, peggio, finire bersagli di quel gruppo di ragazzini che da almeno tre anni tiene in pugno la zona. Ragazzi dai 15 anni in su, pochi maggiorenni, italiani e stranieri, che stazionano al giardino dal pomeriggio fino a notte inoltrata. «Arrivo alle 5 per aprire e capita di vederli ancora lì», racconta l’edicolante Marco Boldrini. Presenze che per alcuni arrivano anche dal Pilastro e da Santa Viola. Compagnie di ragazzini che c’erano anche in passato «ma il Quartiere, con gli assistenti, era riuscito a fermare quel primo gruppo che infastidava soprattutto gli anziani al parco, senza però mai arrivare ad alzare le mani».

Questi, invece, sono ‘diversi’, «non hanno paura di nulla. Anzi, ti provocano – racconta una persona che chiede di rimanere anonima –. Ti fanno lo sgambetto sotto il portico o tirano pallini ai cani degli anziani». Le segnalazioni alle forze dell’ordine, assicurano i commercianti, ci sono. Da tempo. «Ma le pattuglie passano di giorno – rileva un altro –. Vengano quando è buio a vedere com’è». Ci sono poi attività più bersagliate di altre. Un esempio? Il chiosco stagionale ‘La Isla bonita’ di Rosalia Mezzapelle. Ha riaperto i battenti il 4 marzo e gli episodi a metà tra il furto e il vandalismo non si contano più. Un vetro infranto, interi cabaret di paste rubati infilando le mani nelle grate della porta secondaria, tra la consegna del pasticciere e l’arrivo della titolare. O panini che spariscono dal frigo. «Ho le telecamere, ho visto che erano stati loro e glielo sono andata a dire – racconta la titolare che da 12 anni porta avanti l’attività –. Sono sempre quegli 8-12 ragazzini, quella notte mi hanno rubato 22 paste. Hanno anche ammesso di essere stati loro, aggiungendo che avrebbero fatto una colletta per ripagarmi».

Ma il conto è ancora in sospeso, Rosalia ha dovuto murare la porta del chiosco e mettere la catena al frigo. «Come si fa a lavorare così? – si chiede –. La sera è un deserto e al passaggio delle forze dell’ordine quei ragazzi si spostano per un momento, poi tornano». Proprio nei pressi del chiosco, il 5 aprile uno studente universitario è stato avvicinato da più giovani e, con la scusa della sigaretta, preso a calci e pugni, e derubato. Solo l’intervento di un passante ha fermato l’assalto. «Sono sempre quei 7-8 che entrano nel mio negozio, si aggirano e rubano – dice il titolare di un alimentari –. Quando li minacci di chiamare la polizia, ti rispondono ‘Che mi frega, sono minorenne, non mi fanno niente’».

Mauro Balboni, 73 anni, per due volte, è stato derubato proprio in piazza Spadolini. «L’ultima a marzo – dice –, sono arrivati cinque di 17-18 anni, mi hanno ‘Ciao, come stai?’ e cercato di abbracciarmi. Solo dopo mi sono accorto del portafoglio. Almeno non mi hanno buttato a terra, sa ho le stampelle». Almeno.

 

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