Bologna, blitz in Rettorato di Hobo, 5 condannati

Il 9 settembre 2014 entrarono con una transenna da cantiere e si scontrarono con la polizia. Tre assolti

Gli scontri fra gli attivisti, con tanto di transenna, e la polizia

Gli scontri fra gli attivisti, con tanto di transenna, e la polizia

Bologna, 20 settembre 2017 - Cinque condannati e tre assolti. Si è concluso così il processo che vedeva otto antagonisti del collettivo studentesco Hobo alla sbarra per un blitz in Rettorato effettuato tre anni fa, il 9 settembre 2014. Gli imputati erano accusati a vario titolo di diversi reati: resistenza, manifestazione non autorizzata, furto e accensioni pericolose. Il giudice Nadia Buttelli ha appunto condannato cinque attivisti (assolti per alcuni capi di imputazione) a pene fra sei e dieci mesi, con la sospensione condizionale. Fra i condannati, i capi Loris Narda (il giovane che saltò sull’auto di Matteo Salvini) e Luigi Roggero, già noti per tante altre azioni. Per gli altri tre è invece arrivata una assoluzione piena. Il pm aveva chiesto la condanna per tutti.

Quel giorno i giovani fecero irruzione in Rettorato, dove era in corso una seduta del Senato accademico con all’ordine del giorno una discussione sulla vendita degli immobili dell’Alma Mater per il progetto Staveco. Gli antagonisti si piazzarono nel cortile con uno striscione e con una transenna da cantiere, poi tentarono di forzare un cordone della Digos e volarono spintoni. Quindi partirono in corteo e si barricarono dentro la biblioteca di Discipline umanistiche, lanciando uova.

Gli imputati erano difesi dall’avvocato Ugo Funghi e la difesa ha già annunciato che i condannati faranno appello.

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