Bologna, Merola promette. “Una sede per Labàs entro due mesi“

Raggiunto un accordo alla vigilia della manifestazione contro lo sgombero del centro sociale dall’ex caserma Masini

Sgombero di Làbas in via Orfeo (foto Schicchi)

Sgombero di Làbas in via Orfeo (foto Schicchi)

Bologna, 8 settembre 2017 - Una soluzione transitoria per Làbas “entro due mesi”, utilizzando gli “strumenti normativi di cui l’amministrazione comunale dispone”. La promessa reca la firma del sindaco Virginio Merola, alla vigilia della manifestazione organizzata Làbas nelle strade del centro storico. Il primo cittadino promette di voler imboccare il percorso per una sede temporanea “a partire dai prossimi giorni”. Il tutto aspettando la sede alla Staveco, punto sul quale il dialogo si era già aperto all’indomani dello sgombero del centro sociale dall’ex caserma Masini in via Orfeo.

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La rassicurazione di Merola è in uno scambio di lettere avvenuto con Làbas e diffuso dallo stesso collettivo. Il sindaco dice di apprezzare la disponibilità di Labas ad entrare a pieno titolo nella partita per la ex Staveco “anche attraverso la costituzione di un soggetto giuridico”. Sarà un percorso, quello sulla ex caserma, “aperto alla città mediante un avviso pubblico rivolto alle associazioni”, che offrirà “regole e strumenti uguali per tutti, in piena trasparenza e condivisione”. Merola ha risposto ad una missiva molto dialogante di Làbas.

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L’incontro che si è svolto il 29 agosto alla presenza di alcune attiviste e attivisti di Labas e il sindaco è andato parzialmente nella direzione da noi auspicata - scrivono gli attivisti - trovando nella rigenerazione della Staveco una sfida che Làbas è pronto a cogliere nelle forme che con l’amministrazione possiamo definire nel tempo necessario alla transizione”. Proprio in riferimento a questo periodo, “rinnoviamo la richiesta di poter continuare la nostra esperienza in un luogo transitorio che rispecchi le necessità ribadite in questa lettera. A tal fine, siamo pronti ad utilizzare gli strumenti normativi di cui l’amministrazione può avvalersi attraverso il riconoscimento di un soggetto giuridico. Chiediamo quindi che su questo ‘spazio ponte’ ci sia un impegno concreto, che indichi tempi e modi certi della realizzazione di questi obiettivi”.

Nel frattempo la manifestazione di sabato raccoglie una nuova adesione dal mondo politico. Articolo uno-Mdp Bologna annuncia infatti che scenderà in piazza a fianco del collettivo per “invitare le Istituzioni a non disperdere il patrimonio costruito da Labas in questi anni e a trovare una soluzione condivisa e di buon senso”. Oltre ai bersaniani, anche Sinistra italiana manifestera’ domani pomeriggio. In una nota, i vendoliani spiegano che “le centinaia di persone e le decine di associazioni, sindacati, partiti e organizzazioni che si sono mobilitate perche’ il capitale di ricchezza sociale e partecipazione che Labas aveva attivato non andasse disperso” sono la dimostrazione che “molti vogliono una città che vada oltre la vuota retorica della legalità e punti a garantire giustizia sociale, casa, servizi e spazi sociali ai suoi cittadini”.

Infine, anche Vag61, i Cobas lavoro privato e il comitato ‘Scuola e Costituzione’ hanno confermato la loro presenza al corteo. Il sindaco Virginio Merola “ha risposto ad una nostra lettera assumendo un impegno formale e pubblico che fortemente abbiamo preteso in queste settimane e che non esitiamo a definire una straordinaria conquista di tutta la città”. Labas canta vittoria, alla luce dell’impegno messo nero su bianco dal primo cittadino di individuare entro due mesi una sede temporanea per il centro sociale, in attesa di una soluzione più stabile all’ex Staveco.

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