VALENTINA VACCARI
Cronaca

Omicidio in villa, i parenti: "Una persona buona, a Natale eravamo insieme"

La vittima, Lanfranco Chiarini, era originario di Massa Lombarda, ma aveva studiato e vissuto a lungo a Bologna

Il cancello della villa della vittima, a Palesio

Il cancello della villa della vittima, a Palesio

Castel San Pietro Terme, 6 gennaio 2017 - Lanfranco Chiarini aveva scelto di vivere circondato dal silenzio dei calanchi una decina di anni fa. Quella casa immersa nella natura incontaminata è stata il coronamento di un sogno, maturato probabilmente in giovane età, quando viveva ancora a Massa Lombarda, suo paese natio. Era romagnolo infatti l’imprenditore trovato morto mercoledì mattina nella sua villa di Palesio, in via Valle Quaderna.

Nato 76 anni fa nel piccolo comune del Lughese da mamma Dorina e papà Celso, a Massa Lombarda Chiarini aveva ancora i cugini Giancarlo e Italo. Mentre il fratello Paolo abita a Lugo con la famiglia. "Eravamo in ottimi rapporti e il giorno di Natale l’abbiamo trascorso insieme – sono le sole parole proferite da una parente massese – Non ci sono altre cose da dire, aspettiamo le indagini". A Lugo invece, una cognata lo descrive come "una persona modesta, buona, onesta e gentile, ma schiva allo stesso tempo».

Chiarini lascia Massa Lombarda durante gli studi universitari per trasferirsi a Bologna. Ma, una volta laureato in chimica industriale, decide di rimanere sotto le Due Torri. Poi arriva il matrimonio con Lisetta Asioli (da cui era però separato) e l’unica figlia Alice, che oggi vive a San Lazzaro di Savena.

In seguito, la famiglia Chiarini acquista il colorificio Colba che nel 1985 si trasferisce a Villanova di Castenaso. L’azienda cresce fino a contare gli attuali nove dipendenti.

Ma le attività di famiglia sono state differenti. I genitori dell’imprenditore erano appassionati di caccia e hanno trasferito la stessa passione anche al figlio Lanfranco che, secondo i parenti, era da poco tornato da una battuta di caccia all’estero. Il 76enne aveva anche una piccola azienda agricola a Palesio, una decina di ettari vocati alla frutticoltura e dati in affitto.

Non è finita. I Chiarini, per anni, sono stati proprietari di una cantina vitivinicola a Sesto Imolese. L’azienda produceva il vino Cremonina, un trebbiano tipico della zona che dava il nome anche alla cantina, creato dai Chiarini con tanto di omonima etichetta sulle bottiglie. Poi, nel 2013, la cantina venne divisa tra alcuni membri della famiglia. E oggi il fratello Paolo vuole rimetterla in attività.

 

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