Bologna, 7 dicembre 2016 - Tutti assolti, perché il fatto non sussiste. È questa la sentenza del collegio dei giudici presieduto da Luisa Raimondi al termine del processo sul People Mover. Assolti i politici, a partire dall’ex sindaco Flavio Delbono, assolti l’ex presidente del Consorzio Ccc Piero Collina e l’ex presidente di Atc (ora Tper) Francesco Sutti.
L’accusa aveva chiesto un anno e 4 mesi per Delbono, dimessosi per lo scandalo Cinzia-gate, e per l’ex assessore comunale al bilancio Villiam Rossi, accusati di abuso d’ufficio nel processo sul People Mover, la monorotaia che dovrebbe collegare la stazione all’aeroporto. Il bando di gara, secondo i pm Antonella Scandellari e Giuseppe Di Giorgio, fu ‘cucito addosso’ al Ccc, il Consorzio cooperative costruzioni, grazie a un accordo occulto tra lo stesso Ccc, il Consorzio cooperative costruzioni, e l’Atc (ora Tper) che permetteva al colosso privato di scaricare il rischio di impresa sulle casse pubbliche.
I pm avevano chiesto anche la condanna a un anno e sei mesi per l’ex presidente di Ccc Piero Collina, e per l’ex presidente di Atc Francesco Sutti, imputati di turbativa d’asta e abuso d’ufficio. Per la dirigente comunale Francesca Bruni la pena richiesta era invece di un anno, sempre per abuso d’ufficio, mentre per gli altri due dirigenti comunali Cleto Carlini e Patrizia Bartolini è stata chiesta l’assoluzione sia dall’accusa di abuso d’ufficio che da quella di turbativa d’asta.
Parti civili il comitato NO People mover, tramite l’avvocato Domenico Morace, e gli spagnoli di Acciona, la società perdente nella gara per l’appalto. Presenti tutti gli imputati tranne Delbono, Rossi e Sutti. Presenti in platea anche parenti, amici e colleghi degli imputati e una quindicina di attivisti del comitato.
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