Le start up crescono alle Serre dei Giardini Margherita

Insediate sei imprese giovani e innovative selezionate con un bando. Negli spazi verranno ospitate anche iniziative delle zone terremotate

Matteo Lepore, il team di Aster e i ragazzi delle start up alle Serre dei Giardini Margherita

Matteo Lepore, il team di Aster e i ragazzi delle start up alle Serre dei Giardini Margherita

Bologna, 2 settembre 2016 - Le start up crescono alla Serre dei Giardini Margherita, dove si sono insediate le sei realtà selezionate tramite bando. Ma in questi giorni è anche l’ora della solidarietà: Aster ha aderito all’iniziativa lanciata dall’associazione dei parchi tecnologici e scientifici italiani: nell’incubatore delle Serre verrà messo a disposizione uno spazio per ospitare una o più start up rovenienti dall’area del sisma, dal Centro Italia. L’annuncio è arrivato alla presenza di Matteo Lepore: «I dettagli saranno definiti nei prossimi giorni». L’assessore all’Economia e al Turismo ha battezzato l’assegnazione degli spazi alle Serre alle prime start up selezionate da Aster. Le giovani aziende potranno usufruire per sei mesi di servizi logistici e di accelerazione d’impresa, tra cui consulenze sulla raccolta fondi, tutor personali e un gruppo di 15 manager di grandi marchi, come Barilla o Lamborghini, che metteranno a disposizione gratuitamente 12 ore all’anno per incontrare (su richiesta) le start up. Nella ‘piccola Silicon Valley’ bolognese ecco chi si insedia:

SHAPEME. Sono due ragazzi bolognesi, Matteo Bonicelli e Mattia Canuto. «E’ un servizio di massaggi a domicilio – spiegano – .I nostri specialisti, già 100, ti arrivano con lettino e futon a casa. E non puoi sceglierli».

INNERME. Daniela Dubla, lucana, ha pensato a un’applicazione per lo sviluppo personale. «Un team di professionisti ti accompagna. Il target: professionisti tra i 28 e i 40 anni».

BADDEGGS. Mette in contatto aspiranti cuochi e chef affermati, per una comunità che già crea occasioni di lavoro, una food community. «Abbiamo 80 cuochi – spiega Lorenzo Salmi –, 2 cene a settimana, 13 business catering».

AGROMET. Altra coppia bolognese: Giulia Villani e Antonio Volta. «E’ un servizio agrometereologico, ci rivolgiamo alla filiera per ottimizzare i raccolti e ridurre gli sprechi».

CUBBIT. Stefano Onofri co-fondatore: «E’ un dispositivo che trasforma un hard disk esterno in un cloud, abbattendo i costi di gestione e di acquisto del servizio».

NEXTIS4US. Dante Cruz e Leonardo Stamati lanciano una macchina che miscela cocktail. «Basta inserire quel che si vuole, lei lavora da sola. Esisterà anche una versione casalinga».

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