Elezioni comunali 2016, lista civica di sinistra a copertura di Merola

L’idea per evitare il bis del 1999. Tre assessori in campo pro sindaco. Taddei: "È lui il nostro candidato"

Bologna, la stretta di mano tra Merola e Padoan (FotoSchicchi)

Bologna, la stretta di mano tra Merola e Padoan (FotoSchicchi)

Bologna, 22 febbraio 2015 - La Giunta è già al lavoro per la rielezione di Virginio Merola, e non solo con le dichiarazioni di prammatica a sostegno del primo cittadino. Una delle priorità è quella di garantire al sindaco un’adeguata ‘copertura’ a sinistra del Pd in vista del voto amministrativo della primavera del 2016. A questo servirà l’incontro, in calendario nei prossimi giorni ma ancora da confermare, tra alcuni assessori comunali – dovrebbero esserci Alberto Ronchi, Amelia Frascaroli e Matteo Lepore –, dirigenti di primo piano del Pd ed esponenti del mondo della sinistra cittadina. Lo scopo è verificare se sia possibile creare una lista civica di sinistra, composta da candidati provenienti dalla società civile, in grado di garantire un buon apporto di voti al sindaco nel caso in cui l’alleanza con Sel andasse in frantumi.

Il rapporto con i vendoliani in Comune sta infatti diventando sempre più teso, e su quale centrosinistra si presenterà alle urne per giocarsi la conferma a Palazzo d’Accursio peseranno, inevitabilmente, anche le dinamiche nazionali e i rapporti tra Pd e Sel in quel di Roma. Il rischio che tra un anno Sinistra, ecologia e libertà corra da sola, magari riformando la lista Tsipras presentata alle Europee e che sotto le Due Torri ha ottenuto un ottimo risultato, è concreto. Soprattutto considerando le frizioni dentro la maggioranza verificatesi fin qui – Sel che appoggia il referendum sulle scuole paritarie e che si dissocia dalla fusione Hera-Acegas e dalla vendita di azioni della stessa Hera – e quelle che si intravedono all’orizzonte (il no alla delibera che dà ai privati la gestione del servizio mensa, l’opposizione alla cessione di ulteriori quote della multiutility di viale Berti Pichat).

Serve dunque, a Merola, trovare un modo per evitare la possibile dispersione di voti a sinistra, eventualità che potrebbe costringerlo al ballottaggio, con tutti i rischi del caso. Il precedente c’è, ed è quello, inquietante, del 1999, quando il candidato dell’allora Rifondazione comunista, Maurizio Zamboni, raccolse al primo turno un consenso sufficiente per costringere la candidata dei Ds, Silvia Bartolini, al fatale duello contro Giorgio Guazzaloca.

Intanto, il sindaco incassa l’appoggio al bis anche dal responsabile nazionale del Pd dell’economia, il civatiano Filippo Taddei, presente ieri alla Johns Hopkins per la celebrazione dei 60 anni del ‘Bologna Center’, appuntamento caratterizzato dall’intervento del ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan (foto), che si è soffermato sulla crisi dell’euro, i passi in avanti fatti per difendere il processo di integrazione e sul freschissimo accordo con la Grecia. Taddei ha confermato che il candidato del Pd per il 2016 c’è già e si chiama Merola. «Il giudizio dentro il Pd sulla sua amministrazione è ampiamente positivo – ha commentato Taddei –, al momento non vedo ostacoli per un secondo mandato».

Con o senza primarie? « È una valutazione che lasciamo alle prossime riunioni del Pd, sono scelte che vanno condivise. L’eventuale candidatura di Galletti? Di certo non può essere un ostacolo per il Pd. È una degnissima persona, ma non certo il candidato per il Partito democratico: per la sua storia e per quello che rappresenta non penso sia nelle sue intenzioni esserlo».

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