Bologna, Fortitudo, finale amaro contro Verona

La Effe si vede passare sotto il naso un’altra possibile vittoria. Finisce 67-65 ai supplementari. E la classifica inizia a farsi pesante

Leonardo Candi (Foto Ciamillo)

Leonardo Candi (Foto Ciamillo)

Verona, 15 gennaio 2017 – Finale amaro per la Fortitudo che, dopo il supplementare di dieci giorni fa, nel derby con la Virtus, si vede passare sotto il naso un’altra possibile vittoria, che si trasforma, invece, in una sconfitta. Non mancano le attenuanti alla squadra di Boniciolli che ancora una volta è costretta a regalare uno straniero (Nikolic è a referto, ma non viene utilizzato per i problemi al gomito), ma la classifica comincia a farsi pesante. Perché con 18 punti in carniere la Fortitudo occupa la settima piazza, insieme con Roseto.

Più che pensare a rincorrere le squadre davanti, ora la Fortitudo deve pensare a guardarsi le spalle. Cercando di stringere i denti in attesa del 23 gennaio, quando sarà possibile cambiare ancora e inserire una guardia che abbia più punti nelle mani di quanti è in grado di garantirne lo sloveno Nikolic (resta più che caldo, ovviamente, il nome di Alex Legion, attualmente a Reggio Calabria). E la partita? La gara procede a sprazzi, con la Fortitudo che riesce a mettere il naso davanti, subito, grazie a due canestri in sequenza di Matteo Montano, 4-7.

Ma sono le percentuali in attacco a costringere alla sofferenza una Fortitudo che in difesa fa il suo (FOTO). Si va avanti a strappi, fino al 32-22. Prima dell’intervallo, però, arrivano sei punti dell’Aquila. Ne arrivano altri cinque all’inizio della ripresa, il sorpasso è completato, 32-33. Ma la coperta resta corta, perché Knox non incide. Perché Montano resta a sedere.

Due triple di Mancinelli riportano la Fortitudo avanti, 42-46, ma risponde subito Brkic, ex virtussino, con una tripla (45-46). E sarà proprio lui, David Brkic, classe 1982, cresciuto in via dell’Arcoveggio, a ribaltare definitivamente la gara. Dal 58-53 a quattro minuti dalla fine si passa, grazie a un parziale di 1-7, al 59-60. Manca un minuto due secondi: Luca Dalmonte chiama timeout. Il gioco funziona perché la tripla di Brkic riporta avanti i padroni di casa sul 62-60. Verona allunga, la Fortitudo resta a guardare. E il volto sconsolato di Mancinelli, forse, è il fotogramma della partita.

Il tabellino

Verona 67 Fortitudo Bologna 65

TEZENIS VERONA: Robinson 16, Portannese 13, Frazier 19, Totè, Diliegro 4, Pini, Brkic 12, Boscagin 3, Basile, Braghini ne, Rovatti ne. All. Dalmonte.

KONTATTO BOLOGNA: Candi 6, Montano 4, Raucci 9, Mancinelli 18, Knox 13, Gandini 2, Ruzzier 10, Campogrande, Italiano 3, Nikolic ne, Di Poce ne, Costanzelli ne. All. Boniciolli.

Arbitri: Beneduce, Foti, Vita.

Note: parziali 13-11; 32-28; 49-46.

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