Elezioni, i bolognesi sono poco convinti dai nomi in lista

Sondaggio dell’Istituto Sylla di Rimini: oltre la metà degli interpellati non è convinta da nessuno dei candidati, nei vari schieramenti

Elezioni - Sono stati intervistati dall’istituto di ricerca un campione di 800 elettori residenti nel Comune di Bologna

Elezioni - Sono stati intervistati dall’istituto di ricerca un campione di 800 elettori residenti nel Comune di Bologna

Bologna, 12 febbraio 2018 - L’esito del sondaggio sul gradimento dei candidati alle prossime elezioni parla chiaro: il candidato che risulta essere maggiormente stimato dai bolognesi è il signor “nessuno’’. Nelle giornate tra il 6 e l’8 febbraio, l’istituto di ricerca Sylla di Rimini ha intervistato un campione di 800 elettori residenti nel Comune di Bologna, domandando per chi nutrissero maggiore stima tra gli aspiranti parlamentari delle quattro principali forze politiche.

Il dato più rilevante e che lascia maggiormente pensare, è che il 53% degli intervistati, ovvero la maggioranza, ha risposto di non avere stima in nessuno dei quattro candidati in campo, sottolineando la mancanza di qualcuno che riesca davvero a convincere la maggior parte degli elettori bolognesi.

Ad ogni modo, non mancano i dati di chi invece ha risposto prontamente alla domanda dell’istituto Sylla, manifestando durante il sondaggio la propria preferenza. Di questi, il 23% ha risposto facendo il nome di Vasco Errani, che vince la sfida contro il leader centrista Pierferdinando Casini, scelto invece dal 15%. A distanza, la forzista Elisabetta Brunelli (7%) e Michela Montevecchi dei 5 stelle (1,4%).

Lo stesso copione rimane anche per il plurinominale, dove l’astensione continua ad occupare la maggioranza (51,5%) mentre il nome di Errani trionfa nuovamente, seguito da Lucia Bergonzoni (9,75%), l’azzurra Anna Maria Bernini (7,75%), il Pd Daniele Manca (5,63%) e il 5 stelle Gabriele Lanzi (1,25%).

Le domande ai bolognesi continuano, variano, ma il candidato “nessuno’’ persiste fortemente fra le risposte, tanto da aumentare le percentuali di astensione quando si passa dal Senato alla Camera, mantenendo anche qui il primo posto e vincendo col 61,6% dei voti.

All’uninominale, le poche risposte positive premiano Pierluigi Bersani di LeU (19%), seguito da Carla Cantone (8%), Nunzia De Girolamo (5,5%), Gianni Tonelli (4,6%) e Matteo Dell’Osso (1,25%).

All’uninominale della Camera invece, è la forzista Eugenia Roccella a risultare la più stimata dagli elettori sotto le Due Torri con il 15,5% e a seguito Paolo Maria Veronica candidato M5s con il 9% e il Pd Gianluca Benamati con il 6%, mentre Paola Bonora – in corsa con Liberi e Uguali – totalizza 0 voti a favore.

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