Bologna, 31 ottobre 2014 - La Procura di Bologna ha aperto un fascicolo conoscitivo sulle presunte irregolarità nella raccolta firme del Movimento 5 Stelle in vista delle prossime elezioni regionali in Emilia-Romagna, segnalate da due grillini di un piccolo centro della provincia di Bologna. Il fascicolo, sul tavolo del procuratore aggiunto Valter Giovannini, è per ora senza indagati né ipotesi di reato. I due attivisti hanno presentato la denuncia ai carabinieri della compagnia di Vergato, tre pagine più un cd con documenti scaricati dalla rete, segnalando irregolarità nella raccolta firme degli aspiranti candidati grillini del Bolognese.
In particolare, una delle raccolte sarebbe stata organizzata a Roma tra il 10 e il 12 ottobre (farebbero fede le foto pubblicate sui social network), mentre, secondo recente giurisprudenza, non si dovrebbe uscire dal territorio di competenza. In un'altra occasione, invece la raccolta è avvenuta a Vergato nei giorni scorsi, senza la presenza del diretto interessato, cosa invece prevista dalla normativa in materia. Allo stesso modo, secondo chi ha esposto denuncia, in due occasioni non sarebbbero stati presenti i consiglieri comunali Massimo Bugani e Marco Piazza. Si tratta, in un caso, di un evento organizzato in un ristorante bolognese, abituale ritrovo dei grillini, il 15 ottobre e, nell'altro, del Firma-day in programma qualche giorno dopo.
Stando a quanto dichiarano gli attivisti, uno dei due responsabili della raccolta firme, che lavora in Comune a Bologna per il gruppo del M5S, non potrebbe occuparsene in orario di lavoro e con la casella mail di Palazzo D'Accursio. Il piccolo terremoto in seno ai grillini arriva nel giorno in cui la candidata del movimento alla poltrona di presidente, Giulia Gibertoni, lancia pesanti accuse bipartisan, sottolineando che diversi candidati, in primis quello del Pd Stefano Bonaccini, sono indagati.
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