Qui arrivano le note dolenti, per l’artista naturalizzato bolognese. «A moltissimi, infatti, per fortuna non bastano le foto. Vorrebbero entrare, vedere la casa, respirare l’aria di quegli spazi. Possibilità che, però, gli viene negata da una fondazione che secondo me non sta facendo il suo dovere». Resta l’amarezza, di Bersani come di molti altri, in città: «E così – chiude infatti il cantautore –, vedo tanti restare col naso all’insù, in strada, a guardare i fiori alle finestre di una casa chiusa. Fiori, tra l’altro, finti»
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