Le dimissioni di Dionigi dividono l’opposizione

Salta la stesura di un documento comune sulla vicenda. Ma il Pd difende l'ex assessore

Il ‘controconsiglio’ dei gruppi di minoranza

Il ‘controconsiglio’ dei gruppi di minoranza

Cesena, 30 gennaio 2017 - A due giorni dalle dimissioni dell’assessore comunale all’innovazione e sviluppo Tommaso Dionigi, i gruppi consiliari di opposizione che hanno cavalcato la protesta contro il conflitto d’interesse dell’assessore (in particolare per l’assegnazione di un incarico senza gara a un ex socio di Dionigi, poi annullato) stentano a trovare una linea comune sulla vicenda. Libera Cesena, Movimento 5 Stelle e Cesena Siamo Noie le altre forze che hanno dato vita al ‘controconsiglio’ non sono stati in grado di elaborare un documento comune. Marco Casali, capogruppo di Libera Cesena, ha aperto verso l’ipotesi di un ritorno dei gruppi in consiglio comunale (abbandonato per protesta contro il ‘monolitismo del Pd’ e la mancanza di dialogo con l’opposizione) ma ha rimandato la decisione al vertice del gruppo convocato domani sera.

Una bozza di documento comune proposta da Luigi Di Placido è rimasta sul tavolo, pur raccogliendo un’ampia condivisione da parte del Movimento 5 Stelle che l’ha riproposta quasi integralmente a firma del consigliere Massimiliano Iacovella. La nota esclude ‘denigrazioni personali’ contro Dionigi ma batte ancora sul «mancato chiarimento sulla vicenda dell’affidamento senza gara, criticato – al di là delle questioni di correttezza procedurale – prima di tutto per questioni di etica e opportunità politica: Abbiamo fatto domande, che sono rimaste senza risposta. Evidentemente non doveva essere tutto così a posto, se prima la società (Habenas, ndr) ha rinunciato all’affidamento, e ora l’Assessore decide di dimettersi». «Scarsa chiarezza nelle procedure» è l’accusa infine che viene rivolta anche al progetto ‘Man’ della videosorveglianza. Di Placido e Stefano Angeli decretano la dissoluzione del ‘piano di mandato’ del sindaco e assicurano che porteranno ancora avanti l’opera di denuncia e proposta. I grillini aggiungono l’impegno per «una stesura comune di regole etiche condivise’». Per Antonella Celletti (Lega Nord) Dionigi è stato sacrificato dal sindaco per consentire il ritorno del centrodestra in consiglio comunale. Per lei occorre invece continuare l’esperienza del ‘controconsiglio’ che si è dimostrata positiva.

«Dispiaciuti, amareggiati, agguerriti e grati»: così si dichiarano i consiglieri del gruppo Pd rispetto alle dimissioni dell’assessore. Esprimono un riconoscimento positivo dell’operato di Dionigi e gli augurano di ritrovare la serenità, criticando aspramente il ‘controconsiglio’ «che – dicono – ha rivelato un’opposizione in piena crisi di rappresentanza nei confronti della città e in piena crisi di idee». I consiglieri Pd si augurano che il dibattito torni nelle sedi istituzionali e assicurano che porteranno avanti i progetti di Dionigi.