Cesena, Lucchi detta l'agenda 2017. Guarda il video

L'intervista al sindaco sulle priorità del nuovo anno: "Ospedale e periferie"

Il sindaco di Cesena Paolo Lucchi (Ravaglia)

Il sindaco di Cesena Paolo Lucchi (Ravaglia)

Cesena, 30 dicembre 2016 - Sindaco Lucchi , il 2016 si è chiuso politicamente con l’immagine comunque stridente del doppio consiglio in Comune: quello istituzionale, disertato dall’opposizione, e il cosiddetto controconsiglio del resto del mondo contro il Pd. Le è dispiaciuto?

«Sì, perché il luogo in cui gli eletti sono chiamati a fare politica è il consiglio comunale. Per questo, nella prima seduta del 26 gennaio, approveremo una delibera di aggiornamento del piano di mandato approvato a inizio legislatura. Si tratta di uno strumento di attualizzazione per gli anni 2017-2019 degli impegni presi nel 2014: in pratica diremo progetto per progetto a che punto siamo. Porteremo la delibera al consiglio comunale per il confronto che le opposizioni stanno chiedendo. Il segnale che lanciamo è evidente».

Il 2017 sarà l’anno del decollo del nuovo ospedale»?

«Il 3 gennaio e il 9 gennaio si terranno due commissioni consiliari e il 26 gennaio in consiglio porteremo la delibera di individuazione dell’area su cui realizzarlo, già pronta a novembre e che avevamo tenuto ferma per venire incontro alle richieste delle opposizioni, in particolare del gruppo Libera Cesena. Da quel momento inizierà il lavoro di progettazione architettonica attraverso un percorso partecipato. Avvieremo anche la progettazione autonoma della Casa della Salute all’interno della piastra».

L’anno si chiude con il permanere dell’emergenza occupazionale.

«Il problema esiste. Creeremo un consulta su lavoro e economia, alla stregua di quella della agricoltura, coinvolgere le associazioni di categoria. Potrà servire a contrastare il fenomeno“.

I quartieri si sono insediati un anno e mezzo fa, ma già diversi consiglieri hanno abbandonato l’incarico. Il fatto che non siano più eletti dai cittadini incide negativamente?

«No, la partecipazione resta alta. Faremo un’analisi in questa esperienza, inserendo correttivi».

L’impressione è che il confronto in città langua.

«Nell’anno nuovo ridefiniremo il percorso delle scelte fondamentali per lo sviluppo di Cesena. Io sono a disposizione per ogni tipo di confronto: quest’anno ho risposto a diecimila mail di cittadini».

Quale sarà l’opera pubblica più importante che verrà realizzata nel 2017?

«La nuova piazza della Libertà, ma puntiamo molto anche sul piano organico di investimenti per i quartieri che verrà discusso con i presidenti dei dodici consigli. Metteremo a punto un piano delle periferie».

Lei lanciò l’idea anche del nuovo stadio. Rientrata?

«Il Cesena Calcio non ha dato segnali. Miglioreremo uno stadio che resta tra i più belli d’Italia».

Che fine ha fatto il lotto zero della secante?

«Avremo un un incontro con il Governo, grazie all’aiuto del deputato Lattuca, che ci auspichiamo porti frutto».

L’elenco di opere di qui a fine mandato è più che copioso. Un libro dei sogni?

«No, un libro dei bisogni, come diceva ‘Gigin’ Lucchi, grande sindaco di Cesena».