Papa a Carpi, menù sobrio per il pranzo in seminario

Impegnati 3 cuochi e 60 ragazzi, cucinano gli allievi del ‘Nazareno’ "Piatti semplici e nessuno spreco"

Alcuni degli allievi dell'Istituto Nazareno

Alcuni degli allievi dell'Istituto Nazareno

Carpi (Modena), 2 aprile 2017 - Tutti gli chef star sognano di cucinare per Papa Francesco, ma fino ad ora nessuno c’è riuscito. Gli allievi del Centro di Formazione professionale Nazareno di Carpi possono invece vantare di averlo fatto. Sono infatti loro, insieme ai cuochi della scuola, ad aver preparato tutti i piatti previsti oggi nel pranzo per il Pontefice. Una grande responsabilità, ma anche tanta soddisfazione.

«Sarà un menù all’insegna della tradizione culinaria del nostro territorio, molto semplice e sobrio», sottolinea il direttore della scuola Luca Franchini. Non può rivelare quali saranno le portate, ma assicura che «sono all’insegna delle eccellenze emiliano-romagnole». Non potranno quindi mancare il Prosciutto crudo, il Parmigiano Reggiano, l’aceto balsamico e – naturalmente – i tortellini. Il tutto accompagnato da un bicchiere di ottimo lambrusco. «Non ci saranno raddoppi o rattipli di portate», ci tiene a specificare. E infatti da sempre Papa Francesco lotta contro lo spreco di cibo.

«Affidarci la preparazione del pranzo è stata una chiara ed emblematica scelta della Chiesa che conferma la volontà di mettere al centro i giovani e valorizzare una realtà del territorio – prosegue Franchini –: una decisione in linea con la sensibilità del Santo Padre». Oltre ai tre cuochi del Nazareno, al lavoro ci saranno in tutto una sessantina di allievi impegnati tra fornelli e servizio ai tavoli. «Per noi è un onore straordinario poter svolgere questo compito – si lascia andare –, un riconoscimento importante e una possibilità forse unica nella vita». Nei giorni scorsi il lavoro nelle cucine «è stato febbrile per arrivare perfettamente pronti all’evento. Suggerimenti sui piatti? Nessuno, abbiamo avuto la massima libertà. Come detto, le uniche raccomandazioni sono state quelle di preparare piatti semplici e sobri».

Gli allievi del Nazareno hanno già cucinato per il giuramento dei cadetti in Accademia, vinto premi all’Expo di Milano e partecipato a ‘CheftoChef’: «Ma questa esperienza col Papa sarà davvero indimenticabile – conclude Franchini –. Non ci sarà nessun ‘fuoco d’artificio’ alla Masterchef, per intenderci, ma la cucina come la intendiamo noi: accoglienza, ospitalità e condivisione della cultura culinaria che portiamo in tavola».