Pesaro, Otello Ridolfi ritira tessera numero mille dell'Inter Club Pesaro

Cerimonia in Comune per il socio onorario Otello Ridolfi, 93 anni, tifoso interista da sempre

Inter Club pesaro, la tessera numero mille al super tifoso Otelli Ridolfi, 93 anni

Inter Club pesaro, la tessera numero mille al super tifoso Otelli Ridolfi, 93 anni

Pesaro, 22 aprile 2017 -  Bella cerimonia questa mattina in Comune organizzata dall’Inter Club Pesaro per la consegna della tessera numero 1000 di socio onorario a Otello Ridolfi, 93 anni, interista da 81. Il “ragazzo” del 1924, Otello Ridolfi, ha memoria da vendere. 93 anni ben portati, ricorda bene la prima partita vista nel 1936, Bologna-Inter, ma ricorda ancor meglio la sua fantastica Inter degli anni ‘60, quella di Angelo Moratti e di mister Helenio Herrera. «Ricordo che andai ad assistere al derby – racconta –, era Milan-Inter, a un certo punto, arrivati allo stadio vidi il pullman dei nerazzurri e io che sono curioso, salii e vidi che in fondo un sedile abbassato. Chiesi come mai, e l’autista mi disse che quello era il posto di Mariolino Corso, che appena saliva sul pullman voleva dormire».

Ma Otello non è stato solo tifoso, il calcio lo ha anche praticato, nelle file della Vis Pesaro. «Ero portiere di riserva, ricordo quella volta che giocavamo in trasferta, ma andò male e prendemmo tre gol. Al ritorno, in treno eravamo molto avviliti, ma poi sullo stesso treno salirono anche i giocatori del Fano, reduci pure loro da una sconfitta pesante, per 5-0. Ci sentimmo consolati».

Per non farsi mancare niente, Otello Ridolfi è stato anche vice presidente dell’Inter club Pesaro negli anni ‘60, «quando la sede era all’incrocio tra via Zongo e via Branca. Poi si spostò in un bar di via Cavallotti», ricorda ancora. E oggi la storia si ripete. Otello, sempre con i colori nerazzurri nel cuore, torna nel club con tanto di tessera onoraria. «L’appartenenza all’Inter è una fede – ha concluso Otello –, anche se in questo momento la squadra non ci dà delle soddisfazioni, i giocatori sono ormai dei mercenari e lo hanno dimostrato nell’ultimo derby con il Milan, quando a 7 minuti dalla fine vincevamo 2-0 e poi ci hanno raggiunti».

Alla cerimonia, a fare gli onori di casa, c’era l’assessore allo sport del comune Mila Della Dora. Attalmente la massima carica del club è appannaggio di Andrea Rinaldi, noto come “l’ape Andrea”, ma assente per motivi di lavoro, sostituito dal vice presidente, Stefano Cardinali, per tutti “Napo”. «Siamo il secondo club in Italia – racconta Cardinali –, il terzo a livello mondiale. In questi anni siamo cresciuti, riuscendo ad attirare soci non solo da tutte le Marche, ma anche dalla Lombardia, Puglia, Sicilia, Lazio e Umbria. Abbiamo iscritti anche all’estero, in Texas e in Ucraina».

Il 26 luglio 2010 rinasce l’Inter Club Pesaro. E’ estate piena quando 5 amici, tutti di fede nerazzurra, si ritrovano al bar. Guarda caso proprio il bar di un altro interista sfegatato: Stefano Arduini, per tutti Kalle. L’Inter da poco più di due mesi ha conquistato il triplete, appannaggio in Italia solo dell’Inter. Così, Stefano, Rino, Andrea, Simo e Martins decidono di far rinascere l’Inter club pesarese. In un paio di anni si arriva a quota 300 soci, poi il sodalizio diventa una certezza iniziando a proporre trasferte in pullman tutte le domeniche che l’Inter gioca a San Siro e poi ancora feste e cene di solidarietà. Come quella organizzata poco prima di Natale, durante la quale è stata raccolta una somma da destinare a Visso, comune marchigiano gravemente colpito dal terremoto.

Intanto sabato 15 aprile, in occasione del derby Inter-Milan i rappresentanti del club pesarese sono stati premiati a San Siro, testimonial il campione di tennis Fabio Fognini, interista doc, che ha consegnato a Stefano Cardinali e Rino Rossi la maglia celebrativa.Ora l’Inter club ha 1000 soci, di cui: 638 senior uomo; 120 senior donna; 63 under 18; 179 junior. La sede attuale è al Caffe’ Zongo, in piazzale Caduti del Lavoro, a Pantano.