Google mette in vetrina le ceramiche di Faenza, due mostre online

La collezione del Mic è sulla piattaforma sviluppata da Mountain View per promuovere la cultura digitale

La collezione del Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza online sul Google Cultural Institute (Foto Veca)

La collezione del Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza online sul Google Cultural Institute (Foto Veca)

Faenza (Ravenna), 18 maggio 2016 -La collezione del Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza online da oggi sul Google Cultural Institute. Il Mic di Faenza entra a far parte del Google Cultural Institute, la piattaforma tecnologica sviluppata dal colosso informatico di Mountain View per promuovere la cultura online.

Due le prime mostre digitali del museo manfredo: “Le grandi Civiltà” e “Le ceramiche italiane dal medioevo all’età contemporanea, disponibili rispettivamente alle pagine https://www.google.com/culturalinstitute/collection/museo-internazionale-delle-ceramiche-in-faenza Cercando “Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza” su www.google.com/culturalinstitute si accederà alla guida in versione digitale e vedere circa 200 opere della collezione di alcune delle più importanti sezioni della più grande raccolta di ceramica al mondo.

Nella galleria “Grandi Civiltà” è possibile esplorare la produzione ceramica di grandi culture del passato come quelle dell’Estremo Oriente (Cina, Giappone, Vietnam e Thailandia) culle della produzione della porcellana e della sua diffusione commerciale in Europa, quella dedicata alle culture Precolombiane (il museo faentino possiede una ricchissima raccolta di testimonianze appartenenti a 9 delle 17 aree antropo-archeologiche individuate in America dagli esperti) quelle dell’Antichità classica appartenenti alle culture del bacino del Mediterraneo e principalmente a quella italiana e quella greca, quelle delle Ceramiche del Vicino Oriente antico, importante perché possiede reperti antichissimi risalenti al neolitico, per arrivare alle Ceramiche dell’Islam che coprono un’area molto vasta: dalla Spagna al Pakistan dal’IX al XX secolo.

Nella seconda galleria invece intitolata “Ceramiche Italiane dal medioevo all’età moderna” si passa dalle ceramiche faentine del medioevo fino ad arrivare ai bianchi di Faenza che hanno portato a fare diventare Faenza (Faïence) conosciuta in tutto il mondo come sinonimo di maiolica, per passare in rassegna tutte le più importanti botteghe ed Officine italiane di produzione della ceramica dal Rinascimento al Barocco. Spicca in questa raccolta la sezione dedicata al Novecento italiano nella quale si possono ammirare straordinari esempi di ceramiche liberty di Galileo Chini, Achille Calzi, Domenico Baccarini, decò di Francesco Nonni, ceramiche futuriste disegnate da Marinetti e realizzate dalla Bottega Gatti, sculture di Arturo Martini, Angelo Biancini, Lucio Fontana, Fausto Melotti, Leoncillo Leonardi, Nanni Valentini, Giuseppe Spagnulo, Enrico Baj, Carlo Zauli, Giacinto Cerone. In via di preparazione una terza galleria dedicata alla Ceramica Internazionale dal XVI al XX secolo di cui fanno parte capolavori di Picasso, Timo Saparneva e Salvator Dalì, Fernand Leger, Marc Chagall, Arman e Betty Woodman.