Matrimoni gay, il sindaco Vecchi trascrive due nozze celebrate all'estero

Una delle due coppie omosessuali reggiane è composta da Maria Emanuela Lanzerotti e Conchita Nicolao, sposatesi in Portogallo nel 2013. E' la prima volta che accade a Reggio

Il sindaco Vecchi trascrive e riconosce i matrimoni gay

Il sindaco Vecchi trascrive e riconosce i matrimoni gay

Reggio Emilia, 25 marzo 2015 - Il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi ha trascritto nella mattinata di oggi i matrimoni celebrati all'estero di due coppie omosessualiFra di loro, Maria Emanuela Lanzerotti e Conchita Nicolao che, sposate a Faro (Portogallo) nel 2013, sono state accompagnate in Comune dai parenti, da amici e dai vertici di Arcigay Reggio Emilia.

Nella sua direttiva il sindaco ricorda che “alcuni cittadini e cittadine di Reggio Emilia hanno avanzato al Comune richiesta di trascrizione di matrimoni celebrati fra persone del medesimo sesso, presso autorità di Paesi esteri nei quali il matrimonio fra persone dello stesso sesso è riconosciuto e regolamentato. In Italia è presente da tempo un dibattito, prima di natura socio-culturale ed in seguito più specificamente giuridico, sul riconoscimento dei medesimi diritti che l'ordinamento nazionale riconosce ai cittadini che contraggono matrimonio secondo le norme previste dal vigente codice civile alle coppie formate da persone dello stesso sesso”.

“La Corte Costituzionale, con la sentenza n. 138 del 2010, ha affermato che la nozione di formazione sociale idonea a consentire lo svolgimento della personalità dei cittadini, così come indicata nell'art. 2 della Carta Costituzionale, include ogni forma di comunità idonea a consentire e favorire il libero sviluppo della persona nella vita di relazione, nel contesto della valorizzazione del modello pluralistico, e quindi anche l'unione omosessuale, intesa come stabile forma di una condizione di coppia – recita la direttiva, che prosegue - In diversi paesi dell'Unione Europea sono state emanate normative che tendono all'equiparazione tra unioni omosessuali ed eterosessuali. Nel merito il Parlamento Europeo ha nel tempo adottato una serie di risoluzioni sulle unioni tra omosessuali e sul rispetto dei diritti umani nell'Unione Europea e le medesime, sebbene non siano provvedimenti vincolanti per gli Stati membri, tuttavia hanno contribuito ad esprimere un indirizzo chiaro verso un processo di armonizzazione delle legislazioni nazionali nella direzione della parità fra le diverse tipologie di unioni di coppia”. Inoltre, “la giurisprudenza della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo ha espresso orientamenti favorevoli all'inclusione del matrimonio omosessuale nell'ambito della nozione giuridica di matrimonio”.

La trascrizione avvenuta oggi è di forma meramente ricognitiva di provvedimenti stranieri, laddove dispone che su richiesta di cittadini stranieri possono essere trascritti atti dello stato civile che li riguardano formati all'estero: tali trascrizioni consistono nella mera riproduzione dell'atto, che non dà luogo a certificazione ma al semplice rilascio di copia integrale.

La recente giurisprudenza del Tar del Lazio, così come anche la Corte di Cassazione con sentenza n. 1484 del 2012, ritengono oggi che le unioni tra persone dello stesso sesso non possono essere considerate contrarie all’ordine pubblico, termine giuridico con il quale si intende l'insieme dei principi fondamentali che governano l'ordinamento giuridico dello Stato. Sulla base di queste considerazioni, poiché la conformità all'ordine pubblico è un requisito previsto dall'ordinamento dello stato civile per la trascrizione, si è ritenuto possibile dare corso alle richieste dei cittadini.

“Il Comune di Reggio Emilia ha già adottato, nell'istituire il registro delle unioni civili, uno strumento che riconosce pubblicamente l'esistenza di rapporti che hanno esistenza materiale nella comunità cittadina ma non sono allo stato attuale regolati da apposite normative – ricorda ancora la direttiva - Analoga soluzione si vuole dare all'interesse espresso da coppie omosessuali di rendere pubblico il proprio rapporto coniugale costituito all'estero, per la finalità di manifestarlo come rapporto esistente nella realtà fattuale, per quanto non produttivo di effetti, e ciò mediante la trascrizione dell'atto di matrimonio nei registri dello stato civile, cui deve essere attribuita efficacia meramente ricognitiva”.