Reggio Emilia, 22 marzo 2024 – Un sondaggio di primavera che porta un po’ di sole nel centrosinistra. Ma con il rischio di un abbaglio. Youtrend, piattaforma specializzata nella demoscopia politica, ha puntato le sue lenti sulla nostra città, mettendo a confronto i tre principali candidati per le amministrative di giugno e, contemporaneamente, testando il gradimento per leader nazionali e locali in vista della competizione europea.
Un campione da 805 persone, chiamate a metà marzo. Ciò che ne esce, secondo Youtrend, sarebbe un risultato a senso unico: vittoria di Marco Massari al primo turno (il 52,7% dei consensi, anche se viene considerato un margine di errore di 3,5 punti in alto o in basso) e, nel caso di ballottaggio, un distacco di circa 19 punti.
Uno scenario che difficilmente gli osservatori politici locali si sentirebbero di controfirmare, dato il fortissimo sostegno di gran parte del mondo moderato alla candidatura dell’avvocato Giovanni Tarquini, il primo civico alla guida di una coalizione di centrodestra in città.
A stupire un po’ meno invece sarebbe un presunto risultato del 9,4% dei consensi per il terzo incomodo, Fabrizio Aguzzoli. Il medico in corsa per Coalizione Civica in queste settimane sta battendo il territorio senza sosta e potrebbe diventare davvero l’ago della bilancia in caso di ballottaggio. Ed è noto che i suoi voti siano più di provenienza mancina che destrorsa.
Dalla rilevazione di Youtrend ne uscirebbe tutto sommato bene anche l’attuale amministrazione, che godrebbe di un consenso del 65% per quanto fatto in questi anni. A premiare la squadra di Luca Vecchi (di cui ancora non si conoscono le sorti politiche successive, ma si vocifera di un possibile rimpasto in Regione) sarebbero soprattutto i grandi progetti fatti nell’area delle ex Reggiane e per il mondo della cultura e del verde. Spine nel fianco storiche, acuite nell’ultimo periodo, rimangono la viabilità, la sicurezza percepita e la vivibilità del centro storico, continuamente in affanno tra parcheggi scarsi e vetrine sfitte.
E il centrodestra? Difficile capire quanto quel 36,1% assegnato a Tarquini al primo turno sia realistico, dato che lo stesso sondaggio è stato svolto in quelle settimane in cui era appena arrivata l’ufficialità della sua candidatura e lui non si era nemmeno presentato ufficialmente alla città. Possibile che molti degli indecisi (36%) fossero in fase di attesa.
Certamente si palesa un nuovo equilibrio tra le tre forze in coalizione, dato che Fratelli d’Italia si assesta al 23%, la Lega supererebbe di poco il 4% e (sorpresa) Forza Italia raggiungerebbe l’8,8%.
La partita è tutta da giocare e nei prossimi 90 giorni i due contendenti principali di queste elezioni dovranno mostrare cosa hanno in serbo. Le sorprese potrebbero stravolgere le previsioni e ribaltare i pronostici.