«Maleducate e ignoranti? La Boschi, non noi»

La ‘signora della Costituzione’ Deliana Bertani replica alla vicepresidente del Senato che le accusava di sessismo dopo le proteste La vice del senato contro le donne in rosso: «Discriminate la Boschi perché giovane e bella»

La protesta delle ‘signore della Costituzione’ (foto Artioli)

La protesta delle ‘signore della Costituzione’ (foto Artioli)

Reggio Emilia, 24 maggio 2016 - NON usa mezzi termini la ‘signora della Costituzione’ Deliana Bertani.

Arrivata a settant’anni, con in tasca la tessera dell’Anpi, può permettersi anche di rispondere a muso duro, senza troppi peli sulla lingua. Soprattutto se, all’attacco frontale, sono arrivate le bordate della vicepresidente del Senato, Valeria Fedeli, del Pd; che sulle pagine nazionali del Carlino di ieri ha bollato come «episodio grave, che denota ignoranza in materia», la protesta di sabato mattina delle donne in rosso reggiane, contro la ministra Boschi.

 

Bertani, la senatrice Fedeli dice che la vostra iniziativa è stata impropria, sgradevole, sbagliata e sessista. Che ne pensa?

«Se c’è qualcuno che è maleducato e ignorante non siamo noi, ma la Boschi che ne spara una peggio dell’altra, ultimamente. Ad esempio ergersi a giudice dei partigiani, facendo classifiche su quelli che sono cattivi o meno. Veri o falsi. Ma come si permette?»

La vicepresidente del Senato insiste sul fatto che voi, probabilmente, non conoscete bene il lavoro delle madri della Costituzione e il loro impegno contro la discriminazione alle donne.

«Credo che questa signora parli senza sapere ciò che dice. Non c’è stato alcun assalto, non ce l’hanno neanche fatta vedere da lontano la Boschi; perché la Digos ci aveva assegnato piazza del Monte, dato che il Pd aveva preso piazza Prampolini. Abbiamo cantato Bella ciao, urlato ‘viva la costituzione’ e ‘ noi votiamo no’. Qual è il problema?»

Qualche fischio alla Boschi però è partito...

«Be’. Chi sta guastando la costituzione non può venire a concludere un convegno sulle donne costituenti... Non credo che questo denoti ignoranza, ma un modo di pensare diverso. Credo che ancora ci sia diritto di opinione. O no?»

 

La parlamentare dice di più: avreste protestato contro la Boschi perché lei è giovane, bella e porta il tacco dodici. Siete invidiose?

«Non mi faccia dire parolacce... Io non sono giovane, non sono bella, ma non farei mai cambio con lei. La Boschi non mi piace. Punto. Siamo un gruppo di donne della sinistra, vera, che si sono trovate comunicando su facebook. Non l’abbiamo offesa, ma contestata in quanto ministro che sta facendo a pezzettini una cosa che meritava più rispetto: la Costituzione».

 

E allora perché vi danno delle maschiliste?

«Guardi... Non credo che contestare la Boschi significhi essere maschilisti. Non sono invidiosa, non ce l’ho con lei perché è carina o porta i tacchi alti; ma perché è la ministra che fa il decreto legge sulla riforma della Costituzione... »

 

Secondo Fedeli Maria Elena Boschi è l’erede di Nilde Iotti. E ha anche citato una frase in cui la Iotti criticava il bicameralismo perfetto.

«Tirano fuori i morti perché non sanno come motivare questa mossa... Prima Berlinguer, ora la Iotti. Si stanno rivoltando nella tomba, secondo me. È vero che c’è stato un momento in cui nel Pci si è discusso del bicameralismo, ma non in questi termini. E poi dire che la Boschi è l’erede di Nilde Iotti è una grossa forzatura».

 

Perché?

«Sono sicura che a lei non sarebbe piaciuta questa riforma della Costituzione, che dà tutto il potere in mano al primo ministro. Allora... L’abbiamo già vissuta una cosa così. Io no per fortuna... È molto rischioso. Poi con questa riforma il Senato rimane, solo che non è più votato dai cittadini. E non è vero che si risparmia: ci troveremo gente non votata che sarà pagata e che avrà l’immunità parlamentare. Dovrebbe piacermi?»