Rimini, 23 maggio 2017 - Non ci sarà una camera ardente per Nicky Hayden, almeno non in Italia. La famiglia, rispettando la volontà del pilota, ha acconsentito alla donazione degli organi, e una volta resituita la salma, partirà al più presto per gli Stati Uniti. La procura di Rimini ha già rilasciato il nulla osta per restituire la salma, e si stanno completando le pratiche per il rimpatrio, per il quale non è stata ancora fissata una data. La procura ha conferito l'incarico ai consulenti che dovranno fare una perizia.
“Non dimenticherò mai il lunedì mattina dopo la tua vittoria nel Mondiale, mi svegliasti per andare a correre. E’ questo che ti differenziava da tutti gli altri e che ha fatto di te una leggenda”: a scriverlo su Instagram è uno Roger, dei fratelli di Nicky Hayden, morto ieri al Bufalini di Cesena, dopo cinque giorni in coma in seguito all’incidente in bicicletta, mercoledì sulle colline di Misano.
Tutti e tre i fratelli di Kentucky Kid, fra ieri e oggi, hanno affidato al web il loro dolore. “Oggi non solo ho perso il mio fratello maggiore, ho perso il mio migliore amico. Risposa in pace Tricky, finché non ci incontriamo ancora”, il tweet della sorella Kathleen, che accompagna il messaggio con un’immagine che la ritrae insieme a Nicky.
Today I not only lost my big brother, but I lost a best friend 💔 Ride in peace Tricky, until we meet again 😘 pic.twitter.com/KPB0faUoCZ
— Kathleen Hayden (@Kath_Hayden) 23 maggio 2017
Roger ha dedicato a ‘Kentucky Kid’ un lungo post sul suo profilo Instagram. “Non pensavo che la nostra storia non finisse così - inizia - Sei stato campione del mondo per un motivo. Non ho mai incontrato qualcuno con il desiderio di correre in moto come te”.
Ieri sera, in una nota diffusa dal Red Bull Honda Superbike Team, l’altro fratello, Tommy Hayden, aveva ringraziato a nome della famiglia i medici e gli infermieri dell’ospedale di Cesena e i tanti messaggi di supporto, aggiungendo: “Anche se questo è ovviamente un momento triste, vorremmo ricordare a tutti il Nicky più felice, quello in sella a una moto. Sognava sin da bambino di essere un pilota professionista e non solo ci è riuscito, ha anche raggiunto l’apice del suo sport preferito diventando campione del mondo. Siamo tutti orgogliosi di questo”.
L’incidente è avvenuto mercoledì 17 maggio, e le condizioni di Hayden sono risultate subito gravissime. Il pilora si è scontrato contro un’auto, sfiondando il parabrezza.
L’incidente è stato ripreso dalle telecamere di sorveglianza di una abitazione, e le immagini mostrerebbero che Hayden, che proveniva da una strada laterale, non si è fermato allo stop. Resta da appurare a che velocità stessa viaggiando l’auto. Sul luogo dello scontro sono state trovate anche un iPod e degli auricolari, probabilmente utilizzati dal campione. L’uomo che era alla guida, un operaio 30enne che si stava recando al lavoro, verrà comunque iscritto sul registo degli indagati per omicidio stradale.