Turista 17enne violentata in spiaggia a Rimini, fermato l’amico

Il racconto choc di una giovane inglese alla madre

Polizia sulla spiaggia (Fotoprint)

Polizia sulla spiaggia (Fotoprint)

Rimini, 14 agosto 2016 - Lei 17 anni, lui 19. Un flirt, di quelli estivi, finito, invece, con il ragazzo in carcere con l’accusa pesantissima di violenza sessuale nei riguardi di una minorenne. Teatro dei fatti incriminati la spiaggia di San Giuliano mare, una frazione di Rimini.

Lei è una turista inglese di 17 anni, in vacanza con la famiglia in un hotel della zona. Qui conosce un altro ragazzo, un diciannovenne svizzero, ma di origine bosniaca, studente appena diplomato, anche lui a Rimini per trascorrere le ferie con i congiunti. Tra i due giovani nasce subito un feeling.

Insieme vanno al mare, fanno i tuffi in piscina, si scambiano whatsapp, selfie e mille confidenze. Mercoledì sera i due escono insieme. Ufficialmente per una passeggiata in riva al mare. I due ridono, scherzano, poi si baciano e finiscono su un lettino della spiaggia. E qui le versioni dei protagonisti cambiano. «Quel turista svizzero mi ha violentato», racconta la 17enne in lacrime alla madre (che ha presentato denuncia ai carabinieri), subito dopo essere rientrata in hotel quella sera stessa.

«Non l’ho violentata, lei era consenziente. Mi accusa perché si sente in colpa per aver tradito il fidanzato che l’aspetta in Gran Bretagna», ha ribadito l’indagato, assistito dal suo avvocato, Piergiorgio Tiraferri, venerdì pomeriggio durante l’interrogatorio di garanzia davanti al giudice per le indagini preliminari, Fiorella Casadei, che ha convalidato il fermo, lasciandolo in carcere.

Ad aggravare la posizione del diciannovenne c’è la testimonianza del portiere di notte dell’hotel che ha raccontato ai carabinieri di aver notato un comportamento molto strano, quasi sotto choc, della giovane quella sera ‘maledetta’ al suo rientro nell’albergo. Ma soprattutto c’è il referto del pronto soccorso dell’ospedale dove è stata accompagnata la 17enne, referto che parla di lesioni ed ecchimosi compatibili con una violenza sessuale ed una prognosi di quindici giorni.

Una violenza tra giovanissimi, proprio come era accaduto nel maggio scorso a Marina di Ravenna durante una festa in spiaggia. In quella circostanza la vittima era stata una diciottenne del Faentino che era stata stuprata e filmata con il telefonino da un 17enne romeno. Il nove agosto, invece, una 19enne di Porto Sant’Elpidio a mare era stata drogata, picchiata e violentata da più persone in un lido della cittadina marchigiana, durante una serata in spiaggia.