Edf e Manutencoop vogliono la Guerrato

Fioccano le offerte per rilevare l’azienda. E la famiglia esce dal cda

La Guerrato (foto Donzelli)

La Guerrato (foto Donzelli)

Rovigo, 19 agosto 2016 - La Guerrato spa, storica azienda rodigina, è sul mercato. Ed in viale delle Industrie presto si potrebbe sentire parlare francese, aprendo così la strada ad un proprietario straniero esterno all’attuale assetto famigliare.

Una svolta clamorosa per l’azienda fondata dal commendatore Luciano Guerrato, 82 anni e guidata assieme al figlio Saverio, essendo i due titolari della spa con rispettivamente l’86,67% e il 13,33% delle quote. Attorno alla Guerrato si è scatenato un autentico ‘assedio’ internazionale per rilevare l’impresa.

Un corteggiamento, con mobilitazione di capitali nazionali e stranieri, motivato del valore di mercato dell’azienda che potrebbe avere come simbolo il cartello con su scritto «Cantiere Guerrato» all’ingresso del centro di Asiago sull’altopiano veneto, piantato là perché la ditta di Rovigo si è aggiudicata un appalto per il rinnovo del nuovo ospedale locale che vale ben 20 milioni di euro.

Uno dei tanti cantieri sparsi per il mondo e coi quali la Guerrato si è costruita un prestigio mondiale. Adesso, per un inevitabile passaggio generazione legato forse anche alle vicissitudini per le note vicende giudiziarie di Abano Terme, padre e figlio sarebbero pronti a fare un passo indietro.

E per lo storico gruppo polesano degli impianti ospedalieri, ma con rami di business che spaziano dall’edilizia civile e industriale , fino alle energie rinnovabili e che negli ultimi anni si sta concentrando con successo nel facility management, ci sarebbero già dei pretendenti di spicco.

Le manifestazioni di interesse più sostanziose sarebbe già arrivate da Edf, colosso francese dell’elettricità, dal gruppo bolognese Manutencoop, uno i maggiori nell’erogazione di servizi integrati nella gestione e manutenzione degli immobili e infine da un fondo d’investimento internazionale.

In pole position ci sarebbero i francesi di Edf, che sono in attesa di una riposta con una trattativa che potrebbe decollare già entro settembre. Quindi una concorrenza agguerrita multilingue per «conquistare» il gruppo Guerrato, a riprova della forza di un brand leader che potrebbe anche essere disaggregato, separando l’ambito ospedaliero dalle altre competenze di general contractor o di projectc financing e facility management, con possibili, ulteriori favorevoli sviluppi di mercato.

Tutto ciò sta avvenendo mentre, secondo rumors accreditati, Luciano e Saverio, sarebbero usciti dal nuovo cda composto da cinque membri nominato il 7 luglio scorso.

Una consiglio di amministrazione quindi per la prima volta senza rappresentanti della famiglia, segno che sta avanzando una stagioni di grandi cambiamenti. Cosa porta in dote ai futuri proprietari, la Guerrato spa?

I numeri, tarati al dicembre 2015, parlano da soli: 245 addetti, con un valore della produzione per la spa di poco inferiore ai 91 milioni e un utile di 945 mila euro. E poi una lista di appalti che definire «appetitosa» è poco.

Oltre all’ospedale di Asiago c’è anche la costruzione in associazione d’impresa al 55% di quello di Mioveni, in Romania. E poi la realizzazione del Palazzo dei congressi della Fiera di Padova con una quota del 25%. Senza contare altri corposi appalti in ambito sanitario in Piemonte, Liguria, Marche, Abruzzo e Sicilia , le commesse supermilionarie per conto di Grandi Stazioni e i servizi energia e manutenzione degli impianti tecnologici per la Regione Piemonte e la Provincia di Torino. Insomma, una gallina dalle uova d’oro, che fa gola.