Ricattano il prete con foto hard, due marocchini a giudizio

Prima il rapporto intimo, poi le richieste di soldi

Nei guai  l’ex parroco  di un paese vicino  a Rovigo, ricattato  e minacciato da due stranieri

Nei guai l’ex parroco di un paese vicino a Rovigo, ricattato e minacciato da due stranieri

Rovigo, 8 aprile 2016 - Prima avrebbe avuto un rapporto sessuale con un prete, poi assieme a un connazionale, lo avrebbe ricattato, minacciando di divulgare le foto di quella notte. Per questo un cittadino marocchino di 35 anni è finito davanti al giudice del tribunale di Rovigo, assieme al complice, con l’accusa di tentata estorsione e rapina.

I fatti risalgono al 2012, una brutta storia che vide come protagonista l’ormai ex parroco di una paese del medio Polesine, vicino Rovigo. A monte di tutto, la relazione sessuale tra il prete e il giovane marocchino, che si era rivolto a lui inizialmente alla ricerca di un ricovero, dal momento che era senzatetto. Dopo vari incontri sessuali, però, lo straniero avrebbe cominciato a fare pressioni sul parroco per avere dei soldi, fino a passare al ricatto vero e proprio.

«Se non mi dai 2.500 euro mostro a tutti le tue foto», gli avrebbe detto. Immagini che ritraevano il sacerdote nudo e in una posizione compromettente. Il parroco ha prima cercato di tergiversare, ma poi, alla comparsa di un altro giovane marocchino, complice del primo, le cose hanno preso una brutta piega. Sarebbero infatti volate minacce, anche piuttosto pesanti, e in un caso i due stranieri avrebbero addirittura rapinato il prete, aggredendolo e rubandogli una catenina che aveva al collo. Stremato dalle continue minacce e dalla persecuzione, il sacerdote avrebbe prelevato mille euro dalle casse parrocchiali per accontentare almeno in parte i due stranieri, ma le richieste di denaro avevano continuato ad arrivare, accompagnate come sempre da minacce e dalla possibilità che le foto compromettenti del parroco potessero essere divulgate in paese. Alla fine il prete, stremato, si era rivolto ai carabinieri che avevano individuato i due marocchini e dato così il via all’inchiesta. I due stranieri nei giorni scorsi sono comparsi davanti al giudice con l’accusa di tentata estorsione e rapina. Si tratta di E. H. F., 35 anni, assistito dallo studio degli avvocati Massimo Bellinello e Cristiano Crinò, e di S. M., connazionale della stessa età, difeso dall’avvocato Francesca Romana Quaranta. I due legali contano di ridimensionare le accuse. Il processo è stato rinviato al tre novembre e in quella sede saranno sentiti i testi e anche la parte offesa, cioè il parroco, che racconterà la sua versione dei fatti.

v. m.