Venezia a numero chiuso dal 2022, tornelli elettronici per turisti ai varchi di accesso

I turisti dovranno prenotare le visite e pagare l'ingresso in laguna. Il primo tornello verà installato a settembre come test, dalla prossima estate il progetto entrerà a regime

Laguna di Venezia

Laguna di Venezia

Venezia, 20 agosto 2021 – Turisti contingentati in laguna, dalla prossima estate gli ingressi a Venezia saranno regolati dai tornelli. Varchi elettronici situati nei punti di accesso della città lagunare e un'applicazione che consentirà di prenotare e pagare il contributo di accesso. A deciderlo è stato il Comune di Venezia che, dopo i rinvii legati anche al Covid, ha stabilito che il prossimo anno – a partire dall'estate 2022 – vedrà il battesimo della gestione attiva dei flussi turistici giornalieri.

L'amministrazione sembra essere arrivata a questa decisione sulla base di quanto sta accadendo in questi giorni, con calli letteralmente intasate di visitatori, in molti casi ben lontani dal voler seguire qualunque norma igienica. Dal pagamento saranno esentati i residenti, i pendolari e una serie di categorie che verranno definite. I veneti non dovranno pagare, ma saranno comunque chiamati a prenotare la visita.

Non è escluso che da settembre i primi tornelli vengano posizionati al Tronchetto per essere testati dai dipendenti del Comune e delle società partecipate. L'ipotesi è che alla fine vengano posizionati presso la stazione ferroviaria, a Piazzale Roma e al “terminal dei lancioni dove attraccano i turisti.

Venezia, No Grandi Navi: proteste per la prima crociera in arrivo dopo 17 mesi

Le reazioni contrarie: “Assolutamente inutili”

Immediate le reazioni alla decisione presa in questi giorni dal Comune. “Dopo sei anni l'amministrazione non ha ancora avviato alcun piano per la gestione e programmazione del turismo”, dice Monica Sambo, capogruppo Pd del Comune di Venezia in merito ai progetti di gestione dei flussi turistici nel 2022. “Il comune di Venezia ha ricevuto innumerevoli risorse statali per la gestione e programmazione del turismo - puntualizza -. Basta solo ricordare i 10 milioni del patto per Venezia. Purtroppo la giunta Brugnaro ha deciso di destinare questi fondi per altre funzioni assolutamente non condivisibili, come ad esempio i milioni di euro dirottati sul Salone nautico”.

Per Sambo, “avremmo potuto sperimentare e programmare i nuovi arrivi, sfruttando proprio il periodo della pandemia per ripensare anche ad un nuovo modello per Venezia, invece l'amministrazione si comporta come se nulla fosse successo”. Dato che le risorse c'erano, “abbiamo chiesto per anni un investimento serio sulla gestione dei flussi, eppure è ancora tutto fermo - accusa la consigliera comunale del Pd - a malapena abbiamo iniziato a contare i visitatori, senza però alcuna strategia e alcuna politica di gestione dei flussi” .

Duro il giudizio sui progetti dell'amministrazione: “nessuna politica di gestione e di programmazione dei flussi, ecco il ritorno dei tornelli, che non limitano realmente gli arrivi - conclude - e che risultano di fatto assolutamente inutili.

Grandi navi a Venezia, ok del Cdm: da agosto spostate a Marghera