Anziana truffata. Errore tecnico, processo da rifare

Un'anziana di Falconara è stata truffata di 400mila euro da una rumena fingendo cure per figli malati. Il processo è stato interrotto per un errore d'ufficio.

Anziana truffata. Errore tecnico, processo da rifare

Anziana truffata. Errore tecnico, processo da rifare

Accusata insieme al marito, ormai defunto, di aver portato via con l’inganno 400mila euro ad una anziana, era finita a processo per circonvenzione d’incapace ma un errore d’ufficio farà tornare gli atti in procura. Non era stata fatta l’udienza preliminare ma solo una citazione a giudizio diretta per l’imputata non prevista però per quel reato.

Il fascicolo tornerà al pm che dovrà richiedere il rinvio a giudizio con la fissazione da parte del giudice dell’udienza preliminare. La vicenda era avvenuta a Falconara nel 2022. Era stato l’ufficio postale, dove aveva lavorato la vittima, una 84enne anconetana, a far partire una segnalazione perché da tempo l’anziana faceva ingenti prelievi dalla pensione e poi lamentava problemi economici per pagare le bollette. I carabinieri avevano fatto un controllo andando a casa della donna dove poco a poco aveva confessato a chi dava il suo denaro. Era una rumena di 51 anni, residente ad Ancona, conosciuta davanti ad una chiesa. La straniera le aveva riferito di avere dei figli malati, poi addirittura morti, e che per curarli aveva bisogno di denaro. L’anziana si era intenerita e aveva iniziato a darle dei soldi le cui somme erano diventate poi altissime e aveva messo in vendita la casa. Anche una foto, poi ritenuta fasulla dall’accusa, le aveva mostrato per farla vedere abbracciata ai figli bisognosi di cure. Due erano addirittura gemelli. Per l’84enne era partita una rete di protezione che ha coinvolto anche i servizi sociali del Comune. Le è stato messo un amministratore di sostegno e la rumena è finita indagata con il coniuge. Con il suo denaro avrebbero comprato auto, elettrodomestici di lusso, monili d’oro e un drone. Tutto poi sequestrato. L’anziana è assistita dall’avvocato Ennio Tomassoni. La rumena è difesa dall’avvocato Ecaterina Piazzolla.

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