
Sotto un cielo stellato e la complice brezza di una sera di luglio, è stato fatto un vero tuffo nel...
Sotto un cielo stellato e la complice brezza di una sera di luglio, è stato fatto un vero tuffo nel passato: il ritrovo dei "ragazzi" del Liceo Classico "Federico e Muzio Campana", classe 1995, l’ultima classe a diplomarsi nella sede storica di Palazzo Campana a Osimo. Sono trascorsi trent’anni da quell’indimenticabile esame di maturità, trent’anni da quando versioni di greco e quesiti di matematica erano l’unica vera preoccupazione. In un casale trasformato per l’occasione in una macchina del tempo, qualche capello bianco ha preso il posto delle folte chiome ribelli ma gli sguardi erano gli stessi di allora. C’è chi è arrivato quasi direttamente da un’altra regione, chi con l’aria un po’ stanca per aver appena finito una maratona di lavoro o per l’impegno di doversi alzare molto presto la mattina seguente, ma tutti con lo stesso sorriso genuino. Le risate si sprecavano, i ricordi affioravano come appunti dimenticati sul banco: la versione di latino copiata di nascosto, la sigaretta fumata di soppiatto dietro la palestra, le cotte segrete (e quelle meno). Non sono mancati gli immancabili: "Ma sei tu, uguale alle foto! Non sei cambiato per niente!", seguiti da abbracci calorosi e aneddoti. Alcuni hanno continuato la loro "odissea" personale in giro per il mondo, altri sono rimasti fedeli alle radici ma tutti hanno portato con sé un pezzo di quel liceo che li ha formati.
"La serata è volata via tra un bicchiere di vino e una fetta di torta, con la promessa unanime di non aspettare altri trent’anni per rivedersi – raccontano – perché, in fondo, la vera maturità non è un voto sulla pagella ma la consapevolezza che certi incontri della nostra gioventù, proprio come le opere di Cicerone, sono eterni. E la terza Classico del Campana l’altra sera ha dimostrato di aver superato questa prova a pieni voti".