Biblioteca. Antonelliana: si parla di Ceva

Si conclude oggi la rassegna "Contemporanee. Pagine di protagonismo femminile" a Senigallia, con Fiorella Imprenti che parlerà di Bianca Ceva, docente, intellettuale e partigiana. Nata nel 1897, Ceva ha avuto un ruolo significativo nella Resistenza e nella storia italiana.

Si conclude oggi alle ore 18, alla Biblioteca Antonelliana, la rassegna "Contemporanee. Pagine di protagonismo femminile", organizzata dalla Biblioteca insieme all’Associazione di Storia Contemporanea. L’ospite è Fiorella Imprenti (Università di Chieti-Pescara) che parlerà di "Bianca Ceva. Docente, intellettuale, partigiana". Nata a Pavia nel 1897 in una famiglia democratica e repubblicana, Ceva si laureò in Lettere e poi in Filosofia. Nel 1930, mentre insegnava, una retata antifascista carcerò una serie di esponenti di "Giustizia e libertà" tra cui suo fratello Umberto, che si tolse la vita; caduto il regime, ritrovò la cattedra, nel ’43, presto però lasciata per andare a combattere nella Resistenza: arrestata, riuscì a evadere e raggiunse i partigiani. Dopo la Liberazione divenne preside e segretaria dal 1955 al 1971 dell’Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione.