MICHELE CARLETTI
Cronaca

Castelfidardo, si stringe per il mister. Intanto Nanapere va a Teramo

Giornate frenetiche per trovare la nuova guida della squadra: i papabili sono almeno tre.

Emmanuel Nanapere

Emmanuel Nanapere

Ancora un giorno di attesa, poi domani si dovrebbe finalmente sapere chi sarà il nuovo allenatore del Castelfidardo. Si fanno attendere dalla società fidardense, ma i tempi iniziano inevitabilmente a stringere anche perché si avvicina la scadenza di iscrizione al campionato di D. Domani è prevista una nuova riunione dopo quella andata in scena mercoledì dove non è scaturito però il nome del nuovo allenatore. Ancora una fumata grigia, l’ennesma. Non ci sono le idee chiare in dirigenza. E anche l’ingresso di due probabili nuovi soci non è stato ufficializzato e potrebbe anche non concretizzarsi.

Sono ormai vari giorni che girano i nomi di Andrea Zega, dato in uscita da presidente della Sangiorgese Monterubbianese retrocessa in Prima Categoria, e del procuratore sportivo abruzzese Ettore Palantrani che potrebbe ricoprire a Castelfidardo la figura di d.s. In attesa, i nomi di allenatori che circolano sono sempre i soliti o quasi. Voce di ieri un probabile interessamento a Stefano Cuccù, ex Monturano, oltre alla coppia Sauro Trillini-Gianfranco Zannini, con quest’ultimo che era stato contattato dalla società tre anni fa prima di ingaggiare mister Marco Giuliodori, poi Roberto Vagnoni.

Per quest’ultimo sarebbe un ritorno visto che ha già guidato la formazione biancoverde sempre in quarta serie. Più difficile sembrerebbe l’ingaggio di un altro ex, mister Maurizio Lauro che aspetterebbe una chiamata dalla C e quello di Manolo Manoni, altro ex.

Sul fronte giocatori le voci che circolavano sul possibile approdo di Emmanuel Nanapere a Teramo hanno trovato conferma. L’ormai ex bomber del Castelfidardo vestirà il biancorosso dei Diavoli di Teramo. Il ds Francesco Micciola, ex Matelica e Ancona, è riuscito a convincere Nanapere, corteggiato da molte squadre. Nanapere è rimasto ‘colpito’ "dalla serietà e la perseveranza del club, le argomentazioni concrete del direttore Micciola. Se ho deciso di accettare è perché, già da avversario, l’ambiente e lo stadio mi davano ottime sensazioni: ricordo il gol segnato al Bonolis (in una partita amara per il Castelfidardo vista la sconfitta per 4-1, ndr) e il calore del pubblico".