"Città Appenninica". Patto per il rilancio delle aree interne

Il convegno sulla "Città Appenninica" tra Marche e Umbria mira a rilanciare l'area, affrontando le sfide demografiche e climatiche. Organizzato da Fabriano e Gubbio, con l'affiancamento scientifico di Symbola, prevede un ricco parterre di relatori.

"Città Appenninica". Patto per il rilancio delle aree interne

"Città Appenninica". Patto per il rilancio delle aree interne

Venerdì la seconda tappa del convegno sulla "Città Appenninica" a Gubbio. Dopo l’iniziativa di Fabriano (il 7 luglio al palazzo del Podestà), i Comuni del distretto dell’Appennino umbro-marchigiano si ritrovano nella città dei ceri per "approfondire il percorso di rilancio dell’area tra Marche e Umbria intesa come grande spazio urbano nel cuore delle aree interne". Organizzato dal Comune di Fabriano con quello di Gubbio, l’associazione culturale per lo sviluppo dell’Appennino umbro-marchigiano e con l’affiancamento scientifico di Symbola, il convegno prevede un ricco parterre di relatori. "L’idea della Città Appenninica – sostiene il sindaco Daniela Ghergo – è fortemente evocativa dell’identità e dell’immaginario di un ampio territorio tra Marche e Umbria che, al pari di altri territori contermini per morfologia, storia, cultura e prospettive, è chiamato a collaborare, confrontarsi, condividere. Senza una trama che abbia le caratteristiche di una città diffusa, con poli urbani di servizio a un territorio sì antropizzato, ma alle prese con le sfide del saldo demografico e dei cambiamenti climatici, il futuro rischia di essere difficile".