Costa Magica Ancona, la nave è arrivata in porto. "Nessun pericolo per la città"

Dalle 8 di stamattina è in banchina con 130 positivi al Covid. Le rassicurazioni della sindaca Mancinelli: "Nessun contatto con la città neanche casuale"

La Costa Magica nel porto di Ancona

La Costa Magica nel porto di Ancona

Ancona, 28 aprile 2020 - Dalle 8 di stamattina la Costa Magica, con 617 persone a bordo (tutti membri dell’equipaggio) è in banchina al porto di Ancona (video). All’interno ci sono 44 cittadini italiani, 176 indiani, 141 indonesiani, 131 filippini e altri gruppi nazionali con numeri inferiori. Di questi soggetti, 130 risultano attualmente positivi al Covid-19, o quanto meno i test rapidi a cui sono stati sottoposti hanno dato esito positivo. 

È una "situazione che non presenta particolari problemi" quella sanitaria che si registra a bordo della nave da crociera Costa Magica: "tutti gli occupanti della nave sono asintomatici". È questa la valutazione del responsabile del Gruppo operativo regionale per le emergenze sanitarie (Gores) Mario Caroli al termine del sopralluogo sulla nave, attraccata alla banchina 19 del porto di Ancona, che si è concluso verso le 11.45.

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Tale valutazione dello scenario, fa sapere la Regione, "ha consentito di mettere a punto un piano che prevede l'effettuazione dei tamponi a tutti, dando precedenza al personale sanitario, alle persone risultate positive al quick test e, via via, ai membri dell'equipaggio che potranno partire per primi, in base ai voli disponibili, per raggiungere le rispettive destinazioni di residenza".

Lo staff medico salito a bordo (Gores e Usmaf) ha rilevato "un'ottima organizzazione sanitaria e ha stabilito di utilizzare per l'effettuazione dei tamponi i tre ambulatori presenti all'interno del medical center della nave, con un percorso che prevede una unidirezionalità del passaggio, dalla cabina all'ambulatorio e di nuovo alla cabina, con entrata e uscita differenziate. I prelievi saranno effettuati dall'Asur (Azienda sanitaria unica regionale) a partire da domani mattina, utilizzando due o tre infermieri.  

L'ammiraglio Enrico Moretti, comandante della capitaneria di porto, ha confermato che c'è stato un "continuo contatto con la nave" da quando è arrivata l'informazione che sarebbe approdata ad Ancona: a bordo ci sono tre medici e due infermieri. Una situazione sanitaria, dunque, che appare sotto controllo, "ma ciò non toglie che siamo pronti a gestire un'eventuale emergenza". 

"Lo ribadisco a chiare lettere non c'è alcun pericolo e alcun serio problema per la città, per la sanità e la sicurezza di Ancona". Lo ha detto ieri la sindaca Valeria Mancinelli durante le operazioni di attracco in porto della Costa Magica, per i test sanitari e la successiva evacuazione dei membri dell'equipaggio. "Le persone che arrivano sono lavoratori di Costa Crociere , - ha insistito - rimarranno tutte sulla nave, nessuno metterà un piede a terra fino a quando non saranno accertate con test e tamponi le loro reali condizioni di salute. Mano mano che verranno fatte le verifiche le persone non contagiose verranno fatte sbarcare, ma non alla spicciolata, non avranno modo di disperdersi neanche per sbaglio in città. Verranno 'impacchettate' (mi si passi il termine, perché si tratta di persone, ndr) da Costa Crociere a sua cura e a sue spese e portati a casa loro. Non ci sarà in realtà - ha ribadito Mancinelli - nessun contatto con la città neanche casuale".

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Ieri giornata preparatoria per affrontare la questione, tra vertici, riunioni e collegamenti costanti dalla capitaneria di porto a bordo della Magica. Proprio ieri pomeriggio, mentre era in corso la riunione in streaming voluta dal prefetto di Ancona, Antonio D’Acunto, sulla sicurezza in porto in relazione proprio all’imminente e difficile convivenza, la Costa navigava in basso Adriatico nel canale di Otranto alla velocità di quasi 16 nodi. Oltre alla comunicazione dei 130 casi sospetti Covid, dal vertice del prefetto con i vertici delle forze di polizia sono emerse ulteriori misure: "Poiché la durata di permanenza della nave non è al momento precisata – afferma una nota del prefetto – è stata disposta dalla Direzione marittima una recinzione per delimitare l’area interdetta all’accesso. Questa area sarà controllata dalla vigilanza privata e con un sistema di videosorveglianza con telecamere collegate con la centrale della capitaneria di porto, la guardia di finanza e la polizia marittima di frontiera. Polizia di Stato e carabinieri assicureranno servizi di controllo, mentre le Fiamme gialle, che dispongono di una loro base in porto, hanno assicurato vigilanza in mare. Predisposti, dalla protezione civile, tre container per la vestizione-svestizione-doccia del personale medico che si recherà a bordo della nave per rilievi sanitari".