"Donadel mi piace. la squadra sarà ancora più competitiva"

"Sarà un girone B impegnativo con Perugia,. Spal, sempre in attesa. delle decisioni Covisoc".

"Donadel mi piace. la squadra  sarà ancora più competitiva"

"Donadel mi piace. la squadra sarà ancora più competitiva"

Marco Alessandrini, originario di Cuneo e adottato da Senigallia, è uno degli allenatori più conosciuti delle Marche. Nella sua carriera s’è seduto sulle panchine di Fano, Vis Pesaro, Fermana, Maceratese, Ancona, Vigor Senigallia e Recanatese. Spesso presente alle partite dell’Ancona, il suo nome era stato accostato proprio ai biancorossi in seguito al "divorzio" con Colavitto, lo scorso aprile.

Alessandrini, qual è il suo giudizio sul campionato e, in generale, sul cammino dell’Ancona?

"Può essere solo positivo. L’Ancona è una società nuova che sta acquisendo credibilità come è giusto per chi rappresenta Ancona, ma non così scontato. E poi ha una tifoseria numerosa che può essere giustamente ambiziosa. Oggi nel mondo del calcio, però, l’ambizione non sempre risponde alle reali possibilità, ma l’Ancona sta cercando di costruire un cammino e di alzare le prospettive per pubblico e squadra".

Come ha visto l’inserimento di Marco Donadel sulla panchina dell’Ancona?

"Mi piace che ai giovani venga data fiducia e che possano portare idee nuove, entusiasmo, ambizioni e nuovi obiettivi. Ma ho apprezzato anche il lavoro di Colavitto che aveva portato comunque una certa identità di squadra. Adesso Donadel ha la possibilità di dimostrare tutte le proprie qualità: iniziare un campionato dalla preparazione collaborando con il direttore sportivo nella costruzione della squadra è un’occasione da sfruttare".

Adesso che girone B si aspetta?

"Potrebbe diventare più impegnativo del precedente, un campionato ancora più competitivo e avvincente, con Perugia, Spal, la seconda squadra dell’Atalanta o della Juventus, però bisognerà aspettare quello che verrà deciso".

Ora (oggi, ndr) la Covisoc si esprimerà sul Siena, ma anche sul Lecco: sembra sempre più difficile passare un’estate senza sorprese e ricorsi.

"Negli ultimi anni è sempre capitato, a causa delle difficoltà che incontrano le società professionistiche, quelle affidabili e serie sono sempre di meno".

Che Ancona si immagina ai nastri di partenza?

"Una squadra ancora più competitiva. Poi alle spalle ci sono progetti come il centro sportivo, di anno in anno questa società sta dimostrando di voler crescere e di farlo nel migliore dei modi. Per vincere servono tantissimi ingredienti che devono coincidere, ma il fatto di essere giunti a certi risultati significa che il cammino e la serietà stanno pagando".

Quando l’Ancona ha sollevato Colavitto dall’incarico s’è parlato anche di lei. Ci spiega com’è andata?

"Mi ha fatto piacere che si sia parlato di me, un attestato di stima da parte dell’ambiente, ma non c’è stato nessun contatto. E l’Ancona ha fatto la sua scelta che poi è stata premiata e che ha dato continuità al progetto".

g. p.