SILVIA SANTINI
Cronaca

Omicidio Sirolo, il padre in Albania: "Mi hanno ucciso un figlio e io non so ancora perché. Aiuto, voglio giustizia"

L’appello di Agim Bitri alle tv del suo Paese: "Lui non ha nessuna colpa". Si muove anche il governo delle Aquile per il rientro della salma. Oggi corteo per imbarcare il feretro. Poi manifestazione in centro

A destra Klajdi Bitri, a sinistra il padre, intervenuto in tv in Albania per chiedere giustizia

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Sirolo, 31 agosto 2023 – Il padre del giovane albanese Klajdi Bitri chiede aiuto con le lacrime agli occhi e chiede aiuto. Si è rivolto al governo albanese Agim Bitri e a quello italiano davanti alle telecamere di Oranews tv, televisione albanese che in queste ore l’ha intervistato sotto casa. "Mi è successa una disgrazia enorme. Mi hanno ucciso mio figlio, non capisco il perché, per una cosa molto banale. Sembrerebbe che alcune persone si siano prese a male parole, non direttamente lui, una cosa banale. Hanno ammazzato mio figlio senza alcun motivo. Non aveva alcuna colpa", dice.

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E’ concitato, poi piange: "Tutte le autorità che sono là in Italia dicono che non ha nessuna colpa. Io i miei figli li ho cresciuti con educazione. Da anni vive in Italia dove ha sempre lavorato con onestà e serietà. Era nel fior fiore della gioventù, 23 anni. Anche io come cittadino di Lushnja (città dove abita tutta la famiglia, ndr) ho sempre contribuito per il bene della mia città, per la mia comunità".

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Quel dolce sorriso Agim non lo potrà più rivedere. Era partito con una valigia di sogni per raggiungere l’altra sponda dell’Adriatico ma si è scontrato con un terribile destino che li ha infranti in un lampo. Fermo, il padre chiede giustizia: "Chiedo giustizia per mio figlio, voglio sapere perché è morto. Chiedo aiuto a tutti e non domando altro, per lui, perché era un ragazzo che ancora non aveva creato una sua famiglia, non ha avuto la possibilità di diventare grande. Non si è mai divertito, ha solo lavorato. Era meglio se capitava a me come padre che a mio figlio". Tutti i familiari sono stretti attorno a lui, nello sconforto e nel lutto più profondo. Poi si ferma e racconta ancora: "Mia moglie non lo sa ancora, la stiamo tenendo in uno stato di calma. Continua a chiedere di lui, le abbiamo detto che sta poco bene. E allora lei mi chiede perché non la mando là ad aiutarlo. Non riesco a farmi vedere piangere dentro casa. Solo adesso sono uscito fuori di casa per rilasciare questa intervista. Chiedo aiuto a tutti che il corpo arrivi il prima possibile. Non abbiamo la possibilità finanziaria di riaverlo qua. E’ una tragedia per noi". Bitri ha rimarcato ai media che la famiglia non ha i mezzi economici per portare il corpo in Albania. Dopo il toccante appello trasmesso in tv martedì sera, è intervenuto il ministro dell’Interno albanese Taulant Balla che ha contattato il padre del 23enne per comunicargli che era stato possibile rilasciargli il passaporto per recarsi in Italia se avesse voluto. Nel contempo erano state preparate anche tutte le procedure per la partenza della salma. In patria la famiglia organizzerà il funerale.