Il porto dorico aperto ai migranti Nessuno sbarco, si resta in allerta

La Ocean Viking con 113 persone è approdata a Ravenna, il capoluogo marchigiano in attesa di notizie. Ci sono spazi sufficienti per questa evenienza, già coinvolta anche la Prefettura. I centri sono pronti

Il porto dorico aperto ai migranti  Nessuno sbarco, si resta in allerta

Il porto dorico aperto ai migranti Nessuno sbarco, si resta in allerta

Navi delle ong cariche di migranti assegnate ai porti italiani, lo scalo di Ancona resta in allerta, ma al momento nessuna ufficialità su utilizzo immediato.

Il porto dorico avrebbe tutte le caratteristiche tecniche e normative per accogliere una delle tante navi che quotidianamente pattugliano il Mediterraneo per salvare barconi carichi di migranti alla deriva.

Il fatto che il primo dell’anno una di queste navi, la Ocean Viking, sia attraccata al porto romagnolo di Ravenna con 113 persone fa pensare che in un futuro molto imminente lo stesso potrebbe accadere con il nostro porto. Al di là degli scali siciliani, e in parte quelli calabresi, ovviamente i più interessati dal fenomeno per questioni logistiche e di vicinanza con il fronte del salvataggio, nelle ultime settimane il Governo ha assegnato mete nuove alle ong. Pensiamo, ad esempio, all’altro caso eclatante, ossia la Life Support, la nuovissima nave messa in acqua a fine 2022 da Emergency. Alla sua prima missione nel canale di Sicilia ha recuperato 142 migranti in balìa delle onde (con due salvataggi distinti, cosa che con l’approvazione del decreto ‘Rave’ a fine anno non sarà più possibile) e l’ok per l’approdo è stato dato nel lontano porto toscano di Livorno. Altri scali che il Governo ha inserito nella lista sono quelli pugliesi di Bari e Taranto (l’ultimo trasbordo proprio ieri). Considerato che i porti dell’Abruzzo, sempre per restare in Adriatico, Vasto e Ortona, non disporrebbero dei necessari requisiti, o meglio non avrebbero in partenza le dotazioni tecniche necessarie per consentire uno sbarco di stranieri, ci si chiede come mai Ancona non sia ancora stata ufficialmente stata coinvolta. Trattandosi di migranti che per la prima volta approdano in Europa nei loro confronti saranno effettuate le operazioni di foto segnalamento e per questo deve essere presente una questura e una polizia di frontiera, dettagli di cui Ancona dispone appieno. Nessun problema neppure sotto il profilo logistico, lo scalo ha a disposizione spazi sufficienti per una simile evenienza, per non parlare dei fondali, considerato che le navi delle ong non hanno pescaggi particolarmente profondi. Detto questo, la Prefettura di Ancona sarebbe stata comunque allertata, ciò non significa che è previsto l’attracco delle navi in questione, ma che la questione potrebbe presto essere affrontata. Più che il Comune di Ancona la decisione, o meglio la condivisione, vede coinvolta la Regione il cui dialogo con il Governo è molto frequente per identità politica. Al momento le strutture di accoglienza della Prefettura e del Comune di Ancona sono strapiene, ma esistono centri dislocati su tutto il territorio regionale in grado di accogliere i migranti.