Il vigile del fuoco sotto accusa: "Resta il dolore per i ragazzi"

Rodolfo Milani faceva parte della commissione di vigilanza che diede l’ok

Il vigile del fuoco sotto accusa: "Resta  il dolore per i ragazzi"

Il vigile del fuoco sotto accusa: "Resta il dolore per i ragazzi"

"La ricerca della verità è una cosa giusta da fare ma rimane il dispiacere per quei ragazzi". Così il vigile del fuoco Rodolfo Milani, ha parlato dopo la sentenza che lo ha scagionato dalle accuse di omicidio colposo plurimo e disastro colposo per la strage di Corinaldo ravvisando solo una condanna ad un anno e due mesi di reclusione (pena sospesa) per falso in atto pubblico. Il pompiere ieri aveva gli occhi lucidi per la commozione e anche la tensione per una sentenza di un processo dove si è messa in discussione la sua professionalità avendo fatto parte della commissione di vigilanza e rilasciato i pareri positivi sulla normativa antincendio e quindi di fuga in caso di emergenza dal locale.

Milani ha atteso in silenzio, tra i seggiolini riservati al pubblico, la lettura del dispositivo da parte della giudice Francesca Pizii lasciando il tribunale molto provato per quanto vissuto in questo periodo ma anche per chi ha perso il proprio figlio e la propria moglie. "E’ una tragedia che ha colpito tutti, anche noi – ha osservato – Non abbiamo mai parlato ma il dispiacere è stato sempre tanto grande. La ricerca della verità è una cosa giusta da fare, quindi oggi si è conclusa una prima fase ma rimane il dispiacere per quei ragazzi".

La difesa del vigile del fuoco, rappresentata dagli avvocati Marina Magistrelli e Alessandro Lucchetti, hanno sottolineato come "risulta accertata dal giudice una responsabilità per quello che riguarda una incompletezza amministrativa perché l’ipotesi di falso è questa, quella che invece cade completamente è la pretesa di addebitare una qualsivoglia connessione casuale tra tutto questo e le tragiche morti che ci sono state".

ma. ver.