MARINA VERDENELLI
Cronaca

Incendi boschivi e discariche: "Un reato ogni venticinque controlli"

Il bilancio di un anno di indagini dei carabinieri forestali. Azienda agricola nel mirino: truffa coi fondi pubblici

Il bilancio di un anno di indagini dei carabinieri forestali. Azienda agricola nel mirino: truffa coi fondi pubblici

Il bilancio di un anno di indagini dei carabinieri forestali. Azienda agricola nel mirino: truffa coi fondi pubblici

Avrebbero dovuto trasformare dei terreni svantaggiati in campi coltivati, alcuni anche a vigneti destinati poi alla produzione di vino per la cooperativa vitivinicola Terre Cortesi Moncaro di Montecarotto (oggi commissariata), assumendo manovalanza giovane e usufruendo così di fondi pubblici ma il denaro incassato sarebbe stato speso nel nulla. Dietro il presunto raggiro, ai danni della comunità europea e della stessa Regione Marche, un’impresa agricola con sede a Castelplanio e che si sarebbe intascata indebitamente 120mila euro in quattro anni. Tre le persone coinvolte, tutte residenti e native della provincia di Ancona (una sola è di origine campana) denunciate per truffa aggravata in concorso. Un reato che prevede pene fino a sette anni di reclusione. I tre indagati sono soci dell’azienda agricola.

L’operazione è dei carabinieri forestali del nucleo di Arcevia, diretti dal comandante del gruppo carabinieri forestali di Ancona Simone Cecchini, ed è emersa ieri a margine del bilancio regionale dell’operato 2024 dei forestali delle Marche. Dall’indagine avviata tra ottobre e dicembre scorsi, coordinata dalla pm Irene Bilotta, è risultato che dal 2020 al 2024 l’azienda agricola in questione avrebbe percepito fondi agricoli comunitari, i contributi Pac (politica agricola comune) e quelli di settore della Regione Marche, finalizzati all’avviamento di giovani agricoltori, prendendo in affitto terreni svantaggiati nei comuni di Arcevia e Serra San Quirico, per ripristinarli a coltivazioni ma sui quali non avrebbero poi condotto alcuna attività agricola. A rilevare le incongruenze sono stati i nuovi metodi tecnologici in mano ai forestali come speciali droni in grado di sorvolare dall’alto la situazione a terra. Gli accertamenti sono stati effettuati con sopralluoghi e consultazioni di immagini satellitari, valutazioni dendrometriche di stima delle piante e anche con acquisizione di documentazione amministrativa e contabile negli uffici della Regione Marche e in quelli della Confederazione Italiana Agricoltori. In quei terreni i forestali hanno trovato querce secolari, piante infestanti mai tolte, terra mai arata ed erba alta. Il fascicolo di indagine è ancora aperto e i reati tutti da dimostrare.

Sul fronte dell’attività 2024 c’è stato un aumento del 10% degli illeciti penali riscontrati. Più di 60mila le attività di controllo effettuate, con 578 reati accertati, 403 persone denunciate e un 1 milione e 220.238 euro di sanzioni (+4% rispetto al 2023). "Numeri tutto sommato confortanti – ha osservato il comandate regionale Mauro Macino, arrivato alla direzione Marche il 1 agosto scorso – Valutando il rapporto illeciti-controlli possiamo dire che troviamo un illecito ogni 25 verifiche, un rapporto quindi di 1 a 25, in linea con il 2023".

In aumento gli incendi boschivi, 48 casi con 72 reati accertati (+70) ma con danni inferiori arrecati per superficie bruciata (solo 1’1% è per cause naturali, il resto per colpa o dolo dell’uomo), e lo smaltimento illecito di rifiuti. I reati accertati sono stati 223 (+30%) e 206 gli illeciti amministrativi. "E’ un problema legato alla disinformazione – ha sottolineato Macino – in molti casi le cose non vengono fatte perché non si conoscono". L’aumento è dovuto a maggiori lavori edili incentivati anche dai bonus fiscali e dalla ricostruzione post sisma 2016.