L’Acli a Loreto per l’accoglienza:: "Città sempre aperta ai profughi"

Convegno su immigrati e migranti nella sala Macchi: si è parlato di rotta balcanica e minori non accompagnati.

L’Acli a Loreto per l’accoglienza:: "Città sempre aperta ai profughi"

L’Acli a Loreto per l’accoglienza:: "Città sempre aperta ai profughi"

Il tema al centro del convegno è tra i più dibattuti dello scenario attuale. Acli Marche ha scelto Loreto, città dell’accoglienza, ieri per il convegno "Immigrati e migranti. Rotte e confini tra integrazione lavoro e prospettive" che ha avuto luogo nella sala Macchi. "La città mariana si è sempre resa disponibile all’accoglienza ospitando da ultimo 45 profughi ucraini. Spetta a noi cercare di aiutarli a superare le problematiche che portano con loro", ha detto il sindaco di Loreto ai saluti iniziali. Toccanti le testimonianze di operatrici che ogni giorno cercano di salvare le persone in fuga. "Sono giovani, sono famiglie con minori in uno stato di estrema vulnerabilità. La rotta balcanica è una rotta "fantasma" dopo l’accordo dell’Ue con la Turchia, come diciamo noi operatori ma più che mai battuta dal 2016. Più si rende difficile percorrerla più i trafficanti alzano i prezzi", ha raccontato collegata online dalla Bosnia Silvia Maraone, operatrice di Ipsia sulla rotta balcanica. Gloria Vitaioli, referente metodologica per innovazione educativa Edi onlus, ha aggiunto: "Sulla costa orientale della Sicilia mi sono occupata dell’accoglienza dei profughi. Sono aumentati i minori non accompagnati". "L’Italia non è diventata un campo profughi né è la prima per richieste di asilo. Non si emigra per venire a delinquere", ha affermato Massimo Giacchetti, co presidente Anolf Marche, portando i numeri. Presente anche Roberto Zuccolini, portavoce della comunità di Sant’Egidio, accanto ad Antonio Russo, vicepresidente Acli nazionali con delega welfare, e al presidente regionale Luigi Biagetti.