SILVIA ANGELICI
Cronaca

Le esportazioni a gonfie vele. Umbria tra le regioni più in crescita

Secondo Intesa San Paolo dato superiore alla media del Paese. Raggiunto il valore di 1,2 miliardi nel 2024 con un aumento di 175 milioni di euro. All’orizzonte, l’ombra dei dazi Usa. Maglieria e abbigliamento al top .

Un momento della presentazione del rapporto

Un momento della presentazione del rapporto

Le esportazioni distrettuali dell’Umbria hanno superato il valore di 1,2 miliardi di euro nel 2024 con una crescita di 175 milioni di euro pari a una variazione percentuale del 16,7%, nettamente superiore alla media italiana che si è attestata allo 0,9%. Questo il quadro tracciato da Intesa Sanpaolo che ha illustrato il Monitor dei Distretti dell’Umbria nel corso della conferenza stampa che si è tenuta ieri nella sede dell’Istitituto di credito in via Baglioni, presenti Simone Cascioli, direttore generale Confindustria Umbria, Tito Nocentini, direttore regionale Toscana e Umbria Intesa Sanpaolo.

"Con più di due terzi dell’export distrettuale (67%) - spiegano i curatori della ricerca Giovanni Foresti e Sara Giusti - il distretto della maglieria e abbigliamento di Perugia si conferma come il più rilevante: nel 2024 ha realizzato 821 milioni di euro di esportazioni con un balzo di 114 milioni pari al 16,1%, terzo per miglior performance in Italia. Bene anche l’olio con un +26,5% e Spagna diventata primo sbocco commerciale. Male invece il distretto del mobile dell’Altotevere".

L’attenzione massima ora però è rivolta verso gli Stati uniti, che pesa per oltre il 19% sull’export, 84% per l’abbigliamento. Diversificare gli sbocchi dunque come ricetta per resistere alla tempesta dei dazi. E continuare a puntare su innovazione e qualità delle produzioni.

"I dati presentati – sottolinea Cascioli - confermano la vitalità del sistema produttivo umbro e la capacità delle nostre imprese di competere con successo sui mercati internazionali, grazie a un tessuto produttivo dinamico, orientato alla qualità e fortemente radicato nel territorio. La crescita dell’export registrata nel 2024, ben al di sopra della media nazionale, testimonia il valore del lavoro svolto dalle nostre aziende. In un contesto globale ancora incerto, è fondamentale continuare a investire su innovazione, competenze e internazionalizzazione, rafforzando le sinergie tra imprese, istituzioni e sistema del credito".

"I dati sull’export - commenta Nocentini – mostrano ancora una volta la solidità e la capacità di adattamento del sistema produttivo umbro, che, con risultati superiori alla media nazionale, continua a distinguersi per vivacità e tenuta anche in uno scenario economico complesso".

Silvia Angelici