REDAZIONE ANCONA

Litigio violento a Torrette: 50enne arrestato per aggressione alla polizia

Un uomo di 50 anni arrestato a Torrette dopo un litigio violento con la compagna e un'aggressione alla polizia.

La polizia intervenuta a Torrette

La polizia intervenuta a Torrette

Litiga con la compagna dopo aver preso una sbronza. Arrivata la polizia a casa si è accanito anche contro gli agenti con calci e pugni. "Tornate a lavorare", gli avrebbe urlato. Per placarlo la polizia ha dovuto arrestarlo per lesioni, minaccia, oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale. In manette è finito un 50enne italiano, residente con la compagna a Torrette. E’ lì che una pattuglia delle Volanti è arrivata domenica sera, a sirene spiegate, perché al centralino del 112, il numero unico per le emergenze, erano arrivate delle telefonate da parte dei vicini di casa per un violento litigio tra una coppia. Arrivati sotto la palazzina i poliziotti hanno raggiunto l’appartamento interessato vedendo la donna che veniva verso di loro. "Il mio compagno mi ha picchiato", ha detto la vittima, anche lei visibilmente ubriaca. La donna ha fatto vedere agli agenti che aveva diversi lividi su tutto il corpo, lesioni che le avrebbe provocato il suo compagno percuotendola a mani nudi. Il motivo del litigio non lo hanno saputo spiegare nemmeno loro, tanto era l’alcol bevuto nelle ore precedenti. La vittima ha raccontato ai poliziotti che quello non era stato l’unico diverbio acceso avuto con il 50enne perché ciclicamente i due discuterebbero spesso. Sarebbe una coppia particolarmente irosa. Quando i poliziotti sono arrivati davanti al compagno questo si è mostrato fin da subito reticente e insofferente per la loro presenza in casa. Ha assunto un atteggiamento violento e aggressivo anche con il personale in divisa. I poliziotti volevano identificarlo così gli hanno chiesto il documento d’identità ma lui si è rifiutato di mostrarglielo. La situazione è degenerata e gli agenti lo hanno invitato più volte a mantenere la alma ma nonostante questo lui avrebbe tentato di aggredirli pronunciato frasi minacciose quali "guai a voi se mi toccate, tomate a lavorare", aggiungendo anche insulti. Dalle offese sarebbe passato ad aggredirli fisicamente scalciando e tentando di colpirli con pugni e gomitate prontamente parati dai poliziotti. Alla fine è stato arrestato per lesioni, minaccia, oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale. Una volta ammanettato è stato accompagnato in questura per le formalità dell’arresto e per la sua identificazione. Passata la notte in una cella di sicurezza di via Gervasoni, lunedi mattina è stato portato in tribunale dove è stato convalidato l’arresto con la misura cautelare dell’obbligo di firma. Durante l’udienza di convalida avrebbe ricordato a fatica quanto successo in casa sia con la compagna che con l’arrivo della polizia.