MARINA VERDENELLI
Cronaca

Miss Mamma italiana: "Dallo stupro al riscatto. In copertina sul calendario per continuare a denunciare"

Semou Diagne è fuggita dal Senegal e da 17 anni vive ad Ancona: "Prima la vittoria al concorso e ora questa nuova pubblicazione mi stanno dando la possibilità di parlare alle donne vittime di violenza"

Semou Diagne è fuggita dal Senegal e da 17 anni vive ad Ancona: "Prima la vittoria al concorso e ora questa nuova pubblicazione mi stanno dando la possibilità di parlare alle donne vittime di violenza" .

Semou Diagne è fuggita dal Senegal e da 17 anni vive ad Ancona: "Prima la vittoria al concorso e ora questa nuova pubblicazione mi stanno dando la possibilità di parlare alle donne vittime di violenza" .

Ancona, 28 dicembre 2024 – Da Miss Mamma d’Italia al calendario 2025. C’è anche un po’ di Ancona nei 12 mesi dell’anno del calendario 2025 di Miss Mamma Italiana edito dalla società Te.Ma Spettacoli di Paolo, Grazia e Giorgia Teti, con il patrocinio del Comune di Bellaria Igea Marina e di Fondazione Verdeblu. Semou Diagne, 34 anni, di origine senegalese ma residente da 17 anni nel capoluogo dorico dove lavora come barista, è stata immortalata per il mese di settembre e anche per la copertina del calendario. Mamma di due figli, uno di 17 anni e l’altro di 9, la 34enne è arrivata ad Ancona dopo una violenza sessuale di cui è stata vittima quando era nel suo Paese. La sua storia l’ha raccontata proprio nel concorso per Miss Mamma, che si è tenuto a settembre, e ribadita anche in una intervista al Carlino. Ha avuto coraggio a spiegare il suo passato per fare da esempio a tante donne che subiscono ogni tipo di violenze senza trovare la forza di denunciare.

Semou, dopo il titolo di Miss Mamma Italiana 2024 adesso anche due foto nel calendario 2025. Se lo aspettava?

"Non proprio, mi era stato accennato qualcosa ma quando ne ho avuto certezza e mi sono vista in copertina mi sono sorpresa e ne sono stata felicissima. Spero che porti bene come mi sta portando tutto quello che sto facendo dopo il concorso".

Cosa sta facendo?

"Il 25 novembre scorso sono stata in Parlamento a parlare alle donne in occasione della giomata contro la violenza. Ho trovato persone che dopo le mie parole si sono aperte e una ragazza in diretta ha raccontato anche la sua di storia. E’ proprio il messaggio che con il mio passato triste volevo far passare, quello di parlare, trovare coraggio, raccontare, non vergognarsi se abbiamo subito violenze perché non abbiamo nulla da vergognarci".

Considera questi traguardi un riscatto per la sua felicità al male che ha dovuto subire?

"Sì, anche se non può passare totalmente quello che mi è accaduto. Il concorso e il calendario mi stanno dando la possibilità di aiutare altre donne, attraverso queste due esperienze ho potuto farmi conoscere e portare un messaggio ad altre persone come me. Farò anche qualcos’altro". Che cosa ha in mente?

"Scriverò un libro sulla mia storia per raccontare cosa mi è successo e come ne sono uscita". Come ne è uscita?

"Parlandone, anche in pubblico. E poi anche grazie ai miei due figli, il primo nato dall’abuso e l’altro nato quando mi sono sposata qui in Italia. Sono eccezionali, rispettosi, educati, non potevo avere figli migliori".

Ci si può rialzare dopo un fatto grave come il suo?

"Sì. Lì per lì ti cade il mondo addosso ma poi possono nascere cose belle. Mio figlio, il primo, mi ha dato la forza a superare il trauma, dovevo crescerlo, non potevo lasciarlo senza una mamma. Sono arrivata in Italia che ero incinta di sette mesi".

Come vede il futuro?

"Sto prendendo il diploma per poter poi andare all’università perché vorrei diventare infermiera. Intanto sono volontaria in Croce Gialla".