Riaperto il ponte del Vallone, ma non c’è pace per il ponte Garibaldi: le associazioni senigalliesi Italia Nostra, Gruppo Società Ambiente e Confluenze hanno lanciato su Change.org la petizione "No al progetto del nuovo ponte Garibaldi a Senigallia, con un impatto devastante sull’immagine del patrimonio storico architettonico del centro storico e che renderà caotica la viabilità cittadina".
Ieri, dopo 689 giorni dall’alluvione del 15 settembre 2022, è stato riaperto il ponte che collega la frazione di Vallone a quella di Cannella. Martedi pomeriggio è stato sottoscritto il verbale di consegna dell’opera da parte del Vicecommissario per l’emergenza alluvione 2022 al Comune di Senigallia. Una settimana fa erano state effettuate le prove di carico necessarie per consentirne la riapertura dopo che era stato sistemato il parapetto danneggiato dalla piena del Misa. Ora l’attenzione si sposta su ponte Garibaldi, il progetto, che prevede un ponte lungo 49 metri con una doppia corsia: si baserà su una struttura in acciaio che verrà prefabbricata in officina, in modo da ridurre i tempi, mentre le spalle e le fondamenta saranno in cemento.
Per garantire il franco idraulico sarà realizzata una rampa di accesso. Dopo la presentazione, il progetto ha ricevuto numerose critiche: è stata presentata una petizione che in poche ore ha raccolto 300 firme. É indirizzata al presidente della Regione Marche, al sindaco di Senigallia, alla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio.
"Il risultato del progetto è un ponte sopraelevato ad arco con tortuose e ingombranti rampe di accesso, che non tiene conto dell’impatto devastante sul paesaggio urbano del centro storico e che impedirà il traffico su Via Rossini, all’altezza del Lavatoio "il Coppo" fino all’incrocio con via Montenero, rendendo ancora più caotica la viabilità cittadina. Le dimensioni fuori scala del ponte, rispetto al contesto, falsano l’equilibrio dei volumi e mettono in secondo piano il paesaggio urbano retrostante – si legge nella petizione - Si impone una soluzione calata dall’alto senza un congruo spazio di tempo per permettere una riflessione, una discussione ed anche, la predisposizione di altre proposte progettuali".
La richiesta è quella di rivedere il progetto: i lavori partiranno nei primi mesi del 2025. Il ponte ha ricevuto anche le critiche della minoranza che ha espresso le proprie perplessità riguardo a progetto e tempistiche di esecuzione.