"Senza medico e sostituto: l’Asur intervenga"

La sospensione di Costantini per sei mesi ha generato un "buco nero" per molti pazienti, rimasti privi di un professionista di riferimento

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Non si placano le polemiche in città dopo che molti falconaresi (una cifra attorno alle 9mila unità, ndr) sono rimasti senza medico di base. 7.500 già da tempo, considerati i pensionamenti di cinque professionisti nel 2020 (non ancora rimpiazzati) e di almeno altri due professionisti che cesseranno l’attività nell’anno corrente. Cui se ne aggiungono quasi 1.500, vale a dire i mutuati del dottor Sergio Costantini, sospeso dall’Ordine dei Medici per sei mesi dopo la vicenda delle soluzioni fisiologiche iniettate al posto dei vaccini Pfizer. Già ieri due pazienti hanno raccontato della loro preoccupazione per questa vicenda, in quanto sono rimasti improvvisamente senza medico curante, anche per una sola e apparentemente semplice ricetta. E non conoscono neppure il nome del sostituto, che "assorbirà" le persone nel periodo di stop di Costantini (che nel mentre non potrà esercitare in alcun modo la propria professione). Alle segnalazioni che si stanno moltiplicando, se ne integra un’altra piuttosto singolare, di un cittadino che ha provato a chiedere delucidazioni all’Asur, ricevendo delle risposte, a suo dire, "bizzarre": "Ho chiesto loro come dovrei comportarmi e, in funzione di questo, domando se è prevista una sostituzione del medico? O se non lo fosse, cosa dovrei fare esattamente? – racconta al Carlino -. Mi sono sentito dire che la sostituzione di un medico è una facoltà del medico stesso, che la predispone secondo la sua discrezionalità. Dunque mi hanno invitato a prendere contatto con lui o con la sua segreteria". Cosa che ha provato a fare, effettivamente. Se non fosse che lunedì (ultimo giorno prima della sospensione di Costantini arrivata ieri, ndr), fuori dal suo ambulatorio di via Marconi si è creato un capannello di oltre 20 pazienti che pretendeva di conoscere il destino futuro: "Il medico infatti non ci sarà per sei mesi – continua il signore -, non per le ferie di quindici giorni, quando è lui ad indicare il nome di chi ne fa le veci. La situazione è molto grave e ci sono tante, tante famiglie in difficoltà e preoccupate. Assurdo che nessuno abbia pensato prima a come rimpiazzarlo". L’alternativa, a dire il vero, l’Asur all’uomo gliel’avrebbe pure data. Ma lui non ne è assolutamente convinto: "Mi hanno detto che posso effettuare un cambio di medico di base recandomi nella struttura sanitaria di via Rosselli o dandone comunicazione all’azienda via mail". Qui, però, scatta il paradosso: "Il rovescio della medaglia – ammette -. Anche volessi sostituirlo, per quanto avete raccontato e descritto sulla stampa nei giorni precedenti di tante persone senza medico, chi vuole sceglierne un altro non ne trova di disponibili. E saranno in 1.500 circa a dover fare questo passaggio, oltre i 7.500 già in balia degli eventi. Auspico che l’Asur individui soluzioni immediate. Non possiamo rimanere nel limbo di fronte ad una situazione che lascia davvero perplessi".

Giacomo Giampieri