Vaiolo delle scimmie Marche, manca il reagente: test rimandato

Fino a martedì a Torrette non si potrà fare il test per confermare o meno il primo caso sospetto nelle Marche. La paziente migliora

La 24enne è ricoverata nel reparto di Malattie infettive all’ospedale di Torrette

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Ancona, 29 maggio 2022 - Sono buone le condizioni generali della paziente di 24 anni ricoverata in malattie infettive come primo caso sospetto di vaiolo delle scimmie (Monkeypox Virus, Mpxv). La giovane mamma, arrivata a Torrette assieme al figlio di 4 anni, non ha più febbre ma ieri mattina sono comparse altre vescicole che hanno spinto i medici del reparto guidato dal professor Andrea Giacometti, a effettuare altri prelievi di liquido e inviarli al laboratorio di virologia per ulteriori accertamenti.

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Per avere la conferma ufficiale che si tratti del primo caso delle Marche o, al contrario, della negatività al nuovo virus, bisognerà attendere fino a martedì: "Non abbiamo i reagenti specifici per capire se si tratta effettivamente del vaiolo – spiega il responsabile della Virologia dell’ospedale di Torrette, il dottor Stefano Menzo – saremo in grado di effettuare il test martedì e dunque stilare una diagnosi certa. Al momento non ci sono altre novità".

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In attesa dei reagenti idonei, gli esperti della virologia di Torrette stanno lavorando costantemente sul caso per escludere eventuali altri origini. Fino a ieri non è stato confermato che i sintomi legati alla paziente arrivata venerdì pomeriggio al pronto soccorso di Torrette possano essere legati ad altre patologie: "Non è varicella, non si tratta di enterovirus, manca solo il primer per il vaiolo che arriverà martedì – spiega il professor Giacometti – Per il resto la degenza va avanti bene, la paziente è tranquilla, positiva e felice di sapere che anche il figlio sta bene dai nonni. A livello clinico la ragazza sta bene, la sua sintomatologia è invariata rispetto a ieri (venerdì, ndr), restano debolezza e prurito, ma non ha più la febbre. Sono comparse altre vescicole cutanee che ci hanno spinto a effettuare ulteriori prelievi di liquido".

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La 24enne , cittadina italiana ma residente in Francia (i nonni del bambino sono di Loreto) dove con ogni probabilità ha contratto il virus dovrebbe restare in ospedale: "Fino a martedì non la dimettiamo – precisa Giacometti – Se non è vaiolo allora potrebbe andare a casa viste le condizioni generali. Una virosi comunque c’è, magari virus estivi e comunque dovrebbe restare in casa col bambino. Se invece si tratta del vaiolo, potrebbe andare ma seguendo un periodo di isolamento assieme al figlio con il servizio d’igiene che andrebbe periodicamente a controllare la situazione. Non è escluso, tuttavia, che lei resti da noi perché in caso di virus confermato le croste restano contagiose, a differenza della varicella, e servono settimane per azzerare il pericolo".

Dalla direzione sanitaria di Ospedali Riuniti, dopo il caos in pronto soccorso venerdì a causa della sospetta diagnosi, non sono stati diffusi bollettini di nuovi casi.