Voli di continuità delle Marche, si tratta: il pallino in mano a SkyAlps

Giornata di incontri per non fermare i collegamenti con Roma e Milano. Si cerca di arrivare a una soluzione di compromesso oppure un nuovo bando

L’Aeroporto delle Marche

L’Aeroporto delle Marche

Ancona, 7 marzo 2024 – I nuvoloni neri ieri sull’aeroporto delle Marche non erano solo quelli del maltempo, ma anche relativi agli scenari futuri legati ai voli di continuità territoriale. Dopo un primo stop del governatore delle Marche alla proposta di SkyAlps, unico vettore ad aver partecipato al bando di emergenza, che prevedeva un solo collegamento al giorno per Roma e Milano con il ritorno il giorno successivo, ieri è stata una giornata di riunioni per cercare di trovare una soluzione.

A verificare tutti gli scenari tecnici è l’Enac e a quanto pare l’unica certezza è che chi si avvicina per garantire questi collegamenti è disposto a farlo con un solo aereo da utilizzare.

E a Roma, nelle stanze dell’Enac, sono in corso "approfondimenti" per venire a capo della delicata situazione che si è venuta a creare dopo la disdetta arrivata da Aeroitalia che si era aggiudicata il bando originario e ha deciso di lasciare lo scalo dal 17 marzo.

Possibile che, prima di arrivare a un secondo "bando di emergenza" si approfondisca la questione con SkyAlps. In sostanza le parti, la compagnia aerea da una parte e la Regione dall’altra con la mediazione di Enac, potrebbero cercare una rimodulazione dei collegamenti: da una parte il vettore disponibile al doppio collegamento con Roma e Milano con un solo velivolo, e dall’altra la Regione pronta ad accettare orari sfalzati rispetto agli attuali che prevedono, ad esempio, la partenza contemporanea dal Sanzio alle ore 7 per Milano e Roma.

Questo il primo step, anche se bisogna poi capire se SkyAlps sia disposta a restare fino a ottobre quando verrà ufficializzato il nuovo bando per i prossimi due anni e mezzo.

Se la compagnia aerea dovesse rispondere picche, Enac potrebbe essere costretta al secondo bando di emergenza e a questo punto non è escluso che la stessa Aeroitalia possa partecipare sempre con la possibilità di operare con un solo aereo e sempre fino a ottobre al massimo. Anche in questa ipotesi ci sarebbero da limare i rapporti tesi che si sono creati in questi mesi tra l’ad della compagnia Gaetano Intrieri e la stessa Regione. Non solo: si tratta di verificare se Aeroitalia, che si è ritirata dal servizio, possa tornare in pista.

Tutto questo con la prospettiva che da ottobre, con il secondo "bando regolare", la situazione possa migliorare e vedere partecipare compagnie anche più robuste a partire da Air Dolomiti, già posizionata al Sanzio, o anche la stessa Ita in base a come finirà la cessione della ex compagnia di bandiera: in ballo per l’acquisto c’è proprio Lufthansa proprietaria anche di Air Dolomiti. Ma ora c’è da risolvere l’immediato.

a. q.