#noallaguerra in Ucraina: anche la figlia del portavoce del Cremlino protesta per la pace

Si sollevano le voci dell'élite russa anche vicina all'establishment. Con loro, scienziati e sportivi. Manifestazioni a San Pietroburgo

Lisa Peskova (dall'account Twitter)

Lisa Peskova (dall'account Twitter)

Mosca, 25 febbraio 2022 - Si solleva la voce dei russi contrari alla guerra in Ucraina. Dopo le manifestazioni di piazza zittite con la forza dal Cremlino - oltre 1.700 arresti nella giornata di giovedì - nella élite russa si manifestano voci pro pace anche tra chi è vicino all'establishment governativo. Tra loro anche la figlia del portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, è entrata a far parte della protesta virtuale. Lisa Peskova che vive tra Mosca e l'Europa, ha postato una story su Instagram con lo schermo nero e l'hashtag #noallaguerra, che sta riempiendo le bacheche e i profili di molti russi in questi ultimi due giorni. A darle man forte anche l'ex moglie di Peskov.

Tra le voci critiche si segnala pure quella di un'altra "figlia eccellente", Tatiana Yumasheva, figlia dell'ex presidente Boris Eltsin, lo stesso che consacrò Vladimir Putin come successore. Yumasheva ha scritto oggi su Facebook un post contro l'invasione russa, come riporta Moscow Times, sottolineando che si tratta di persone legate all'elite politica russa.

Manifestazioni di piazza sono oggi in corso a San Pietroburgo, la città di Putin e la metropoli più vicina all'Occidente dell'impero russo. I manifestanti sono attorniati dalle forze di polizia.

Deputati russi contro Putin

Queste posizioni vip arrivano dopo che diverse categorie sotto i riflettori del Paese hanno deciso di dire la loro. Gli scienziati russi in una lettera aperta da quasi 400 firme, linkata dalla rivista Science sul suo sito, cheidono la fine delle ostilità: "La responsabilità di scatenare una nuova guerra in Europa spetta interamente alla Russia. Non c'è una giustificazione razionale per questa guerra" poiché, scrivono nella lettera che ha visto aderire anche diversi giornalisti, "l'Ucraina non rappresenta una minaccia per la sicurezza del nostro Paese".  "Molti di noi hanno parenti, amici e colleghi che vivono in Ucraina. I nostri padri, nonni e bisnonni hanno combattuto insieme contro il nazismo". 

Pure il mondo dello sport non è rimasto in silenzio. Daniil Medvedev, il tennista che da lunedì sarà nuovo numero uno al mondo, ha parlato a favore della pace: “Come tennisti noi promuoviamo la pace il tutto il mondo. Sono stato in tanti Paesi diversi fin da quando ero juniores e non è facile per me sentire tutte queste notizie. Io sono per la pace", ha detto ad Acaèpulco dopo la vittoria nei quarti di finale. Sulla stessa lunghezza d 'onda il collega top ten Andrei Rublev.