Incendio Massarosa, "il 70% è sotto controllo". Ma il vento fa paura

Altri abitati minacciati dalle fiamme, arrivate a pochi passi dalla chiesa romanica di Pieve a Elici. In fumo 560 ettari di bosco, centinaia di sfollati. Riaperta la bretella Viareggio-Lucca

Massarosa (Lucca), 20 luglio 2022 - Un inferno, non ci sono altre parole per descrivere quello che sta succedendo a Massarosa, in Versilia. L'incendio è sempre più esteso, ci sono nuove evacuazioni, altri centri abitati minacciati dal fuoco. 

In tarda mattinata l’incendio risultava "sotto controllo per circa il 70%" ma il fronte di fuoco stava ancora avanzando, anche se lentamente, lungo il versante di Montramito e Gualdo. E’ su quest’ultimo perimetro che sono concentrati i 4 canadair dei mezzi di soccorso, mentre i 4 elicotteri della flotta regionale stanno operando sul resto della superficie già in controllo. Stamani sono arrivate la vicepresidente e assessora all’antincendio boschivo Stefania Saccardi, l’assessora all’ambiente Monia Monni e l'assessore ai trasporti e infrastrutture Stefano Baccelli. A mezzogiorno Saccardi, con Monni e Baccelli, hanno fatto il punto della situazione nella sala del consiglio comunale di Massarosa insieme al vicesindaco Damasco Rosi, la consigliera regionale Elisa Montemagni, una delegata della prefettura, oltre ai Vigili del fuoco, alla polizia municipale e a un rappresentante della Società della salute.  

Al momento sono oltre 650 gli ettari di bosco e oliveto bruciati e circa dieci – il dato non è ancora preciso -  le abitazioni; 300 le persone sfollate. Sono invece 150 gli uomini impegnati nelle operazioni di spegnimento tra squadre di volontari e di operai forestali oltre alle  squadre dei Vigili del fuoco che hanno fatto affluire sul posto mezzi da altre province e anche da fuori regione. 

Il problema più serio restano le condizioni del vento che ieri, per esempio, a causa di una corrente ascensionale ha provocato una corrente convettiva potente che si teme possa ripetersi oggi perché le previsioni dicono che ci sarà ancora instabilità.

“Voglio ringraziare tutto il personale dell’antincendio boschivo  - ha detto la vicepresidente Saccardi - e della Protezione civile e i tanti volontari che si stanno alternando in un lavoro improbo, con l’aiuto costante dell’amministrazione comunale che non ha mai abbandonato il luogo, insieme anche all’amministrazione provinciale e naturalmente i Vigili del fuoco. La situazione è costantemente monitorata. In un momento molto difficile di siccità in cui questi incendi si stanno purtroppo moltiplicando,  non posso che rinnovare l’appello a porre la massima attenzione anche ai gesti più banali che in condizioni meteo come queste, possono scatenare incendi che poi non si riescono a gestire”. 

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La situazione resta critica – ha detto l’assessora Monni -  L’incendio ha devastato più di 650 ettari di bosco e oliveto, trovando terreno fertile su cui propagarsi a causa della siccità, delle temperature elevate e del vento. Sono stata nella zona di Pieve a Elici e la devastazione è impressionante, un’intera vallata in cenere. Sono moltissime - continua - le squadre di volontarie e volontari, di personale regionale e dei Vigili del Fuoco all’opera per contenere e spegnere l’incendio, appoggiati da 4 canadair e 8 elicotteri della Regione. Tutti stanno lavorando incessantemente da quasi due giorni, lottando contro il fuoco, il fumo e il vento. E per questo li voglio ringraziare con tutto il cuore”.

Giani: "70% del perimetro contenuto"

Stamani il presidente della Regione Eugenio Giani ha spiegato che "il 70% del perimetro è contenuto grazie allo sforzo incredibile del sistema regionale antincendio che continua senza sosta, ma è una giornata d'inferno con un incendio anche a Calci e fiamme a Vecchiano". 

I nuovi fronti

Le masse d'aria hanno spostato i vari fronti di fuoco e anche altri abitati sono stati interessati: di Pieve a Elici - con il rogo a pochi passi dall'antica chiesa romanico (VIDEO) - Montigiano, Miglianello, gli insediamenti a fondo valle di via Polla di Morto, via Acquachiara e via di Roncò. Altri persone sono state evacuate, un'ottatina ha trovato posto nella scuola, trasformata in rifugio, altri da amici e parenti. Il tutto mentre brucia ancora il fronte di Fibbianella.

I danni

La stima ancora provvisoria della superficie bruciata è di 560 ettari prevalentemente di bosco e in parte di olivete.

Esplosioni dei serbatoi di gas

Ma la notte non è stata infernale solo per gli abitanti, ma anche per tutto il personale che sta lottando contro il fuoco: tra il vento, il buio, le condizioni impervie della zona, per i vigili del fuoco - arrivati rinforzi anche da Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna - e il personale Aib stanno vivendo ore drammatiche, rese più paurose anche dalle numerose esplosioni dei serbatoi di Gpl.

La lotta

Mentre da terra il lavoro contro il fuoco non si è mai fermato, è ripreso all'alba anche l'intervento dei mezzi aerei, sia dei canadair che degli elicotteri.

Il drone

Ad aiutare i vigili del fuoco c'è anche un drone munito di termocamera che sorvola i fronti di fuoco per capirne l'andamento e l'avanzamento, così da aiutare la gestione dello scenario.

Bretella Viareggio-Lucca riaperta

Nella mattina di mercoledì 20 luglio è stata riaperta la bretella Viareggio-Lucca. Lo ha fatto sapere il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani: "È stata riaperta stamani l'autostrada nella bretella da Viareggio a Lucca". 

I rinforzi in campo

Il vicesindaco di Massarosa, Damasco Rosi, fa il punto della situazione. Rinforzi aerei della Regione Toscana e squadre dei vigili del fuoco da Lombardia e Piemonte sono presenti per supportare quelle toscane, ma ancora il fuoco fa paura. Il molto fumo non facilita gli sganci dei 4 elicotteri e dei 3 Canadair presenti ai quali nella prima mattinata se ne è aggiunto un quarto. Durissimo il lavoro a terra nel quale sono impegnate le 25 squadre di volontariato antincendio e di operai forestali che, oltre allo spegnimento, si devono occupare di realizzare staccate con attrezzi manuali e motoseghe mettendo in sicurezza le parti.

L'intervista video di Martina del Chicca: