Ascoli, per restare in alto va battuta anche la cabala

In 9 scontri a Frosinone solo un successo: la magica cinquina nel 2010. Senza Saric e Felicioli, Sottil chiede una gara di sostanza ai bianconeri

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Nel catino bollente dello Stirpe l’Ascoli prova a fare l’impresa. Difficile scontro diretto per la zona playoff quello che oggi pomeriggio si consumerà a Frosinone al fischio d’avvio di Maggioni di Lecco (ore 16,15). Tre i punti che momentaneamente dividono i bianconeri dai padroni di casa. L’esatta distanza che potrebbe essere annullata o raddoppiata in caso di vittoria o di sconfitta. Da un lato ci saranno i canarini, pronti a tentare il prepotente rientro in quella zona di classifica dalla quale sono momentaneamente scivolati fuori. Dall’altro invece ci sarà un Picchio arcigno pronto a difendere il proprio piazzamento con le unghie. L’exploit in terra ciociara manca dal 5 gennaio 2010 quando a violare il vecchio Comunale (meglio ricordato come Matusa) fu la formazione guidata dall’allora tecnico Pillon. Il pomeriggio ciociaro fu incredibile per i sostenitori giunti dal piceno e non solo. Un terribile uno-due firmato alla mezz’ora del primo tempo da Antenucci e Bernacci con lo stesso airone pronto a ripetersi in avvio di ripresa. Le doppiette dei due attaccanti e il gol di Sommese servirono una pesantissima cinquina al pubblico gialloblù. Il gol finale di Santoruvo dagli undici metri non riuscì affatto a rendere la pillola meno amara. I 9 scontri totali sono stati praticamente quasi a senso unico: 6 vittorie per il Frosinone e 2 pareggi negli altri risultati fatti registrare. La formazione di Grosso cerca quella vittoria in casa che manca dal primo maggio dell’anno scorso. L’undici di Sottil invece è proprio lontano dal Del Duca che ha ottenuto il rendimento migliore in questa prima parte di campionato.

Il Picchio finora è imbattuto lontano dalle mura amiche con 10 punti in 4 partite: 3 successi (Perugia, Como, Alessandria) e un pari (Crotone). Sei gli ex di turno: Leali, Salvi, Dionisi nell’Ascoli; D’Elia, Ardemagni e Charpentier dall’altra. In settimana il tecnico piemontese ha potuto lavorare son serenità dopo il confortante 1-1 ottenuto contro il Lecce sabato scorso. Due defezioni importanti, una delle quali era già nota, quelle che vedranno out Saric e Felicioli. In attacco però c’è l’imbarazzo della scelta con Sabiri recuperato, Iliev che ha rotto il ghiaccio con il gol e i soliti Dionisi, Bidaoui sempre pronti a colpire nell’arco dell’incontro. Tatticamente sarà una gara accorta quella preparata da Sottil. Uno schieramento che, oltre a riconfermare il solito 4-3-1-2, in fase di non possesso proverà a coprire la propria metà campo con un 4-1-4-1 dove a sacrificarsi saranno il trequartista e uno degli attaccanti. Probabilmente Maistro e Bidaoui. A loro sarà chiesto di indietreggiare qualche metro per affiancarsi alla linea dei mediani.

Massimiliano Mariotti